Pharaoh «Be Gone» [2008]

Pharaoh «Be Gone» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1650

 

Band:
Pharaoh
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Titolo:
Be Gone

 

Nazione:
Stati Uniti

 

Formazione:
Tim Aymar :: Vocals
Matt Johnsen :: Guitars
Chris Kerns :: Bass
Chris Black :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
47' 8"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Classic metal! Ci si può stancare? E che razza di metallari siamo? Certo che no, la fiamma non si spegne perciò c'è bisogno di gente che abbia ancora voglia di cimentarsi nella composizione di brani classici. Certo ci sono ancora Savatage, Judas Priest e Saxon, ma loro hanno il loro stile ben definito e noi vogliamo sentire voci nuove e possibilmente suoni diversi. Giusto? Vedete voi. Io ho apprezzato parecchio questo disco dei Pharaoh, anche se c'è un discorso da fare. Io cerco sempre qualcosa che mi muova dentro e per quello che mi riguarda trovo che nulla come il metal (di qualsiasi sottogenere) si meriti di essere selvaggio e violento. Per questo fatico a capire chi vuole ridurlo ad una sequela di note eseguite da campioni. Si può essere tecnici senza perdere un oncia di potenza. Questo disco invece sarebbe potuto essere anche meno calibrato. Intendiamoci non è un disco progressive ed è sicuramente molto energico e ben suonato, ma alle volte capita di sentire qualche elucubrazione di troppo sugli strumenti, magari in calce ad una parte troppo elaborata che perde di istintività.
In ogni caso il disco è implacabile a cavallo tra un power seminale di “Red Honor” che ci riporta alla mente gli Accept di metà anni '80 e il metal in odore di Manowar di “Dark New Life”;
coinvolgenti le parti soliste ed acustiche della lunga “Buried At Sea”, che ci riporta ai Black Sabbath più ricercati, devastante e molto americana “Rats And Rope”
Molte buone tracce, tutte su una media particolarmente alta. Purtroppo non posso dare un voto complessivo troppo elevato a questo lotto di canzoni, infatti, e credo che stia qui il vero problema, questo disco non ha episodi che emergano sugli altri, pecca di un eccessiva omogeneità e nessuno brano resta veramente in testa o esalta più del dovuto. Un disco scolastico, ma fortunatamente senza cadute di tono troppo rischiose. Ovviamente, ma molto consigliato, solo per defenders.

Track by Track
  1. Speak To Me 65
  2. Dark New Life 70
  3. No Remains 65
  4. Red Honor 70
  5. Buried At Sea 70
  6. Rats And Rope 65
  7. Cover Your Eyes And Pray 75
  8. Telepath 65
  9. Be Gone 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

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