Prehate «We Don't March Alone» [2011]
Prehate
Titolo:
We Don't March Alone
Nazione:
Italia
Formazione:
Da Hannes Hofer (chitarra) Matthias Gasser (voce)
Roberto Motta (batteria)
Alan La Roca (basso)
Genere:
Durata:
37' 24"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione
I Prehate sono un band italiana metalcore,originaria del Trentino Alto Adige e fondata a Bressanone nel 2007. Caratterizzata da un sound potente di stampo Groove e con rapide successioni di riff diversi di pura potenza, ogni canzone è un invito al pogo pesante, aggressivo, energico e distruttivo. Resi noti al mondo underground nel settembre 2010, con il loro album d'esordio intitolato “2012” prodotto con la Silent Noise Records, riscossero subito un grande successo vedendo in breve tempo la pubblicazione del cd a livello internazionale, insieme al videoclip del pezzo omonimo. Oltre “2012”,possiamo citare anche dal primo cd “The Anthem of the Damned “ e “10 Lies”, disponibili per l’ascolto sulle pagine facebook e myspace della band. Nel novembre 2010,l'etichetta discografica austriaca “Noisehead records” offrì un contratto alla band, che,entusiasta dell’opportunità,si mise subito al lavoro per pubblicare un altro cd di pura energia. Quest’album registrato a febbraio, inciso in una sessione di 16 giorni di studio, è intitolato “WE DON'T MARCH ALONE” e presenta 10 brani dove l’ascoltatore difficilmente riuscirà a trattenersi dal pogare l’amico vicino, l’armadio di camera o la vecchietta per strada. Primo brano del cd è “Such a sad Place”; presenta ritmi musicali elevatissimi di pura aggressività e con un ritornello coinvolgente, la canzone propone una performance di batteria non trascurabile. Si prosegue con “Violent Words”,dove colpisce soprattutto un basso energico e superdistruttivo,seguito da riff di chitarra più tecnici,ma comunque veloci e di forte stampo metalcore. “We don’t March Alone”,che da il nome al cd,presenta invece un intro un po’ meno impetuoso rispetto a quelli analizzati precedentemente,ma che si evolve in un brano molto tecnico e meno violento che ne fanno sicuramente uno dei cavalli di battaglia del gruppo. Per “Deception” abbiamo un inizio molto lento,ma sicuramente più melodico rispetto a quello di “We don’t March Alone”, una parte centrale di grande sonorità Groove/Speed,che poi sfuma in una parte finale lenta dello stesso timbro di quella iniziale,ricordando sonorità più Power. Nel brano “ Leave behind all Things Material” si può invece riscontrare un riff di chitarra molto coinvolgente e un ritornello che rapisce l’ascoltatore,il quale rimane incantato dalla fusione perfetta tra voce e parte strumentale. Ritengo i Prehate un’ottima band metalcore con tecnica eccelsa ed un fantastico gusto compositivo; con un secondo cd di questo livello sicuramente non avranno problemi a farsi conoscere meglio in ambito internazionale.
Track by Track
- Such a sad Place 80
- Violent Words 75
- We don`t March alone 65
- Painless 65
- The Deception 75
- Was it Suicide 70
- Leave behind all Things Material 85
- Nothing Proves our Existance 70
- Two sights, one Opinion 70
- My Decision 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
74Recensione di manowar pubblicata il --. Articolo letto 1452 volte.
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