S.O.S. «Relazioni pericolose» [2004]
S.O.S.
Titolo:
Relazioni pericolose
Nazione:
Italia
Formazione:
Marco Battelli : Voice
Fernando Regaldo : Guitars, Voices
Sergio Grammatico: Bass, Voices
Fabio Pollastri: Drums, Voices
Genere:
Durata:
49' 6"
Formato:
2004
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Tornano sulla scena musicale con il loro secondo disco una raccolta di storie vissute e tanto puro e sano rock Sono passati diversi anni dall'uscita di "Un paradiso per altri", accolto con tanto entusiasmo dalla critica e che ha fatto guadagnare al gruppo la stima di tutti e la notorieta nel panorama musicale romano.
"L'inferno è qui" è la traccia d'esordio, che si apre un duetto di chitarre acustiche, una d'accompagnamento e l'altra in solo con tanto di ditale (bottle neck), la tecnica c'è ... Dopo questa intro si apre il sipario per tutta la band : chitarre eletriche, basso e batteria ci fanno subito capire che i ragazzi sono molto preparati nel campo Rock. La seconda traccia è "Senza di te", stessa minestra di "L'inferno è qui". Bellissimo il solo di chitarra che si staglia a 2'53" : un suono "eccezziunale veramente", buona anche la melodia ed eccellente la tecnica. "Mandami via" è la terza traccia, la ballad dal sapore Pop/Rock, classica canzoncina che si può ascoltare tranquillamente alla radio ... Passiamo alla title track "Relazioni Pericolose", con una breve intro che ricorda le canzoni lente di Malmsteen. Il pezzo prosegue quindi sulla scia Rock con accompagnameto in ottavi e power-chord ultra distorti, il solo che si incontra a 3'12" e che ci accompagnerà fino alla fine ricorda molto i legendari Iron. "Solo idee diverse" è la quinta traccia del disco ed è una traccia fuori dell'ordinario, da ascoltare ... "Sei" è la traccia numero sei, che parte con un bell riffone anni settanta stile Led Zeppelin, Deep Purple e tutti i grandi dell'era d'oro. Il tutto viene offuscato dall'ingresso degli altri strumenti che ci riportano a quello che è l'Hard Rock del nuovo secolo. Il teutonico solo di chitarra che inizia a 2'20" mi ha fatto scendere una lacrimuccia agli occhi : Pentatonica con la "P" maiuscola e suoni anni '70 ci riportano per poco tempo a quelli che erano i chitarristi di una volta... L'arpeggio acustico di "Ascoltami nel cuore" crea di nuovo un'atmosfera ballad, siamo di fronte ad un pezzo commerciale e smielato ... "Stringimi" è la traccia numero otto e sinceramente sembra di stare a sentire "Delusa" di Vasco Rossi ... La nona traccia invece è "Mi sono innamorato di una pornostar" dal sapore sempre rockeggiante, come "Stringimi", ma più alla Ted Nugent e con un testo davvero simpatico ... "Maledetto quel giorno" è la decima traccia, che si apre col solo di voce che canta sopra ad un "tappeto" di pianoforte ed organo. Per il resto si prosegue come nelle ultime due canzoni precedentemente ascoltate. Finalmente siamo giunti all'ultima traccia "La nostra musica alla radio" che si apre con il rumore di una vecchia radio sulla quale non si riesce a sintonizzare la giusta frequenza. Poi si passa a sonorità ben più definite con tanto di solo introduttivo col ditale. La ritmica è a tratti Rock tipo Clapton/Cream passando per Spin Doctors, a tratti commerciale. Credo comunque che questa canzone sia l'unica del disco a non essere dedicata ad una donna.
Che dire nel complesso ? Beh, sicuramnete un bel disco da ascoltare in macchina nel caso non si abbia la Radio ... A perte gli scherzi : il disco è ben riuscito, sia dal punto di vista dei suoni che del mixaggio. La tecnica non è eccellente, ma non la si può nemmeno disprezzare, soltanto credo che in questo caso siamo lontani da quelli che sono gli standard Heavy. Sarei contento di sentire i ragazzi un giorno alla radio, in quanto, sulla scia di altri grandi tipo il già citato Vasco Rossi, questi hanno saputo essere efficienti nel loro lavoro. Quindi, bravi ragazzi !
Track by Track
- L'inferno è qui 60
- Senza di te 70
- Mandami via 55
- Relazioni pericolose 70
- Solo idee diverse 50
- Sei 75
- Ascoltami nel cuore 55
- Stringimi 60
- Mi sono innamorato di una pornostar 65
- Maledetto quel giorno 60
- La nostra musica alla radio 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
65Recensione di Riccardone pubblicata il --. Articolo letto 2994 volte.
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