Stigma «Concerto For The Undead» [2010]

Stigma «Concerto For The Undead» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2287

 

Band:
Stigma
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Titolo:
Concerto For The Undead

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Stefano "vlad" Ghersi – Voce
Andrea Bailo – Chitarra
Flavio Magnaldi – Basso
Stefano Ghigliano – Batteria

 

Genere:

 

Durata:
51' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Stigma sono una band deathcore proveniente da Mondovì in provincia di Cuneo, la loro musica mescola il death metal di scuola svedese a svariate influenze riconducibili alla scena statunitense degli ultimi anni, con particolare riferimento a bands storiche del panorama death e hardcore, il tutto unito a testi ispirati ai temi e ai personaggi chiave del cinema horror.
Anche se giovanissimi, questi ragazzi sono già al loro secondo album con il nuovo "Concerto for the undead" e hanno alle spalle ben 2 EP, perciò abbiamo già capito che siamo di fronte ad una band che ha veramente grandissime qualità, che non vanno viste con il solito scetticismo di noi italiani che non vanno oltre al pensiero "si sono bravi, ma certi generi li sanno suonare solo in altri paesi", ma ben si come qualità artistiche assolute che hanno permesso al gruppo di esibirsi di supporto ad artisti di fama mondiale quali Entombed, Napalm Death, Soulfly, Converge, Job For A Cowboy, Marduk, Bring Me The Horizon, Despised Icon, Bleeding Through e The Black Dahlia Murder oltre a partecipare al tedesco Wacken Open Air e allo sloveno Metal Camp Festival nell'estate del 2005.
Notizie biografiche a parte, anche se di una rilevanza non trascurabile, la musica espressa è veramente incredibile: il livello tecnico presente in ogni brano è sconvolgente con armonizzazioni a due chitarre e, in generale tutto il guitarwork, estremamente avvolgente e in grado di stravolgere gli schemi dei pezzi che non risultano mai banali. L'elemento che mi ha colpito di più è la straordinaria capacità della band di creare sonorità estremamente melodiche per poi riuscire a passare su riff esageratamente violenti e carichi di groove senza mai la minima imprecisione, continuando a martellare l'ascoltatore e non lasciando mai il sound vuoto o con il minimo calo di intensità su tutto il disco. La prova tecnica allo strumento è come già evidenziato veramente disarmante: batteria e basso offrono una sezione ritmica molto complessa con timing spesso dispari e stacchi studiati alla perfezione assolutamente impeccabile su cui le due chitarre ritagliano sezioni armoniche elaboratissime e complesse senza però rendere l'ascolto pesante.
Una particolare nota di merito va secondo me a Stefano Ghersi e Stefano Ghigliano, rispettivamente voce e batteria le cui prestazioni dovrebbero servire da riferimento per tutte le band nascenti del panorama death italiano.

L'intera produzione è veramente impeccabile e non presenta veramente nessun difetto; anche l'artwork, che all'inizio mi sembrava abbastanza fuori luogo presentando una tematica incentrata sull'ironia e sulla burla horror/noir, una volta appreso che l'intero lavoro si tratta di un concept ispirato dal cult americano "Tales From The Crypt", risulta molto azzeccato e interessante.

In conclusione, invito calorosamente tutti gli amanti del genere ad ascoltare orgogliosamente questa band, che non ha veramente nulla da invidiare a nomi molto più blasonati di loro, magari provenienti chi sa da dove; abbiamo nel nostro paese questi grandissimi talenti di cui dovremo essere molto fieri!

Track by Track
  1. Chop His Head Off! 75
  2. Prove You Are A Man! 80
  3. … And They Died Happily Ever After! 80
  4. A Monstrous Feeling 75
  5. The Undertaker 85
  6. What About A Terror Ride 80
  7. 3000 Years And Still Keeping It Real 75
  8. A Grave Situation 75
  9. Beat Me Maestro, Eight To The Dead! 85
  10. Doctor Skeleton 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
80

 

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