Sutuana «Perdutamente» [2009]

Sutuana «Perdutamente» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Rocket Queen »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1747

 

Band:
Sutuana
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Titolo:
Perdutamente

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Zagni Lorenzo: Chitarre & Cori
Nicoli Marco: Bassi & B.synth
Boschini Diego: Voci & Cori
Montanari Gianluca: Batteria

Intro Di Piano Ad “urlo (x Non Pensar…)” By Gabriele Marangoni
Assolo Di Chitarra In “faith (no More)” By Massimo Piasenti
Voce In “faith (no More)” By Mario Rossi Dei Truculentus

 

Genere:

 

Durata:
45' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ci troviamo di fronte al primo vero e proprio album d’esordio dei mantovani Sutuana, un disco autoprodotto in tiratura limitata di 500 copie che segna il passaggio della band dal repertorio di cover a quello di pezzi originali.
E’ un lavoro che desta interesse: particolari idee compositive miscelate attraverso un crossover ricercato dal sapore principalmente hard rock, senza dimenticarsi che ciò che conta oggi è un’intelligente ricerca compositiva ottenuta attraverso l’originalità della sperimentazione.
I Sutuana certo non dimenticano la tradizione, come dimostra la cover “Hush”, successo dei Deep Purple opportunamente intriso di sonorità più hard rispetto all’originale capolavoro che perde quell’atmosfera stoner dal retrogusto beat conformandosi allo stile più sperimentale dell’intera track list.
Una ricerca che porta a risultati molteplici, non sempre brillanti come dimostra il pezzo “Faith (No More)” , che ospita la voce dei Truculentus: lo stile vocale forzato in una sorta di growl e la pronuncia spesso non impeccabile allontana la track dalla bellezza alternative dell’album. E’ invece in pezzi come “Roccia”, “Non son torpore”, “Bisogno di un senso” e “PerdutaMente sola” che si apprezza il timbro armonico del cantante, unitamente alle incursioni heavy che si riscontrano nella costruzione di riff piuttosto articolati, di sapore quasi progressive, assoli virtuosi che contribuiscono in maniera determinante alla riuscita del pezzo, senza tralasciare influenze di correnti prettamente seventies, per lo più stoner e psychedelic.
Certo è da segnalare la significatività dei testi cantati in lingua italiana, scelta non convenzionale ma ben gestita, capaci non solo di creare un buon coinvolgimento emotivo ma arricchiti di citazioni piacevolmente inconsuete, talvolta attinte dalla classicità come in “Non son torpore”, talvolta dal dialetto in soluzioni più goliardiche come in “Mandami una cartolina”.
Nel complesso, è un prodotto che si racconta con verve estrosa e decisa, anche se alcuni momenti il ritmo diventa meno incisivo e costellato da pause a volte snocciolate con troppa generosità, come nel caso della ghost track. Certamente una buona fatica dal punto di vista tecnico, in cui voce, batteria e arrangiamenti alle volte non sono impeccabili, ma considerando il fatto che siamo di fronte a un’autoproduzione il sound è nel complesso lodevole.
Per questi motivi l’ascolto è stimolante, non manca di regalare qualche gradita sorpresa unitamente a un packaging innovativo e dall’estetica accattivante, accorgimento importante che sempre più spesso oggi viene trascurato, vittima di soluzioni comuni e stereotipi banali.
Insomma una produzione riuscita, acerba in qualche suo aspetto e soprattutto per la mancanza di supporti professionali ma nulla cui non si possa rimediare in un futuro foriero di prospettive promettenti: adesso, a voi farvi sentire!

Track by Track
  1. Roccia 65
  2. Non son Torpore 60
  3. x Non Pensar... 75
  4. Urlo 70
  5. Sembra Facile 70
  6. il Mietitore 65
  7. Bisogno di Un Senso 75
  8. PerdutaMente Sola 75
  9. Faith (No More) 40
  10. Mandami Una Cartolina 60
  11. Hush 65
  12. Pain Hymn 55
  13. Bisogno di Un Senso (Reprise) 50
  14. Implosione [Bonus Track] 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
65

 

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