Syncoop «Fatecomesenoncifossi » [2011]

Syncoop «Fatecomesenoncifossi» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Syncoop

Titolo:
Fatecomesenoncifossi

Nazione:
Italia

Formazione:
Mattia Falcier :: Vocals
Luigi Pianezzola :: Guitar
Nicola Rosson :: Bass
Pietro Bigatello :: Drums

Genere:

Durata:
33' 54"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Nonostante le mode che vanno e vengono, nonostante le tendenze più o meno mainstream che, come per i grandi stilisti, decretano cosa andrà e cosa non andrà in un determinato contesto espressivo, in Italia la scena Alternative Rock/Crossover ha sempre (sopra)vissuto in un modo o nell’altro mediante band più o meno note che hanno in modo costante avuto un loro seguito. Molte di loro, negli anni, hanno scelto di estendere la loro ricerca sonora verso lidi diversissimi, incrementando il sound di appartenenza con influenze elettroniche etc.
Nel nostro paese, di fan dei Linea 77 e simili ne abbiamo moltissimi, così come rilevanti, interessate e continue occhiate da parte di giovani verso band ancora più fruibili come i Linkin Park ed affini per cui non mi meraviglio che nascano e crescano realtà che fanno del Crossover/Alternative Rock la loro proposta principale. Del resto, com’è logico che sia, non ci può essere soltanto Heavy Metal, sarebbe imbarazzante e riduttivo.
Questi Syncoop sono un esempio di come si possa andare avanti nel Crossover senza dover risultare banali.
Sono brani ragionati, cantati in modo esemplare, espressivo e caldo, eseguiti in maniera impeccabile e con sezioni ritmiche proprie del genere senza dover per forza compiere passi azzardati e risultare ridicoli ai più, tutt’altro! “Fatecomesenoncifossi” suona molto originale per quanto mi riguarda e si distacca di non poco dalle ultime release di un genere che, francamente, ha disseccato la maggior parte delle influenze possibili arrivando persino a sposalizi di dubbio gusto con artisti rap e hip hop.
I Syncoop sanno suonare bene, talvolta fanno occhiolini anche al Progressive Rock, e ce lo dimostrano senza girarci troppo attorno, utilizzando prevalentemente un cantato in lingua italiana, per una volta non stucchevole, fatto di momenti intimi, riflessivi, tendenti all’autocritica e al giudizio del mondo che ci circonda. Storia già vista ma almeno stavolta non è espressa con testi banali, anzi!
Il mio lato personale che ama le sfuriate violente non può che sostenere i momenti di massima furia raffigurati da ottimi screaming e da atmosfere che diventano infuocate, lasciando in stand by la malinconia degli arpeggi e dei ritmi pseudo-funkeggianti di poco prima e concentrandosi verso una dimensione più fervente.
“Fatecomesenoncifossi” non sarà il disco Crossover dell’anno ma di certo possiede un valore innegabile, non solo per gli appassionati del genere. Si fa ascoltare tranquillamente ed è di pasta morbida quindi dategli pure una possibilità, merita!