The Black «Ars Metal Mentis» [2020]

The Black ŤArs Metal Mentisť | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
06.07.2021

 

Visualizzazioni:
1162

 

Band:
The Black
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Titolo:
Ars Metal Mentis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cristiano Lo Medico Bass
Gianluca Bracciale Drums
Mario "The Black" Di Donato Vocals, Guitars

 

Genere:
Heavy / Doom / Progressive Metal

 

Durata:
55' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.10.2020

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

E finalmente dopo 10 anni (se escludiamo l’EP “Requiem” del 2018) torna Mario Di Donato coi sui THE BLACK; in giro fin dal 1967 coi PICCHIATI, poi UN CASO DI FOLLIA nel 1971, RESPIRO DI CANE nel 1972, UNREAL TERROR 1979 e REQUIEM dal 1986 (ed è qui che l’ho scoperto) ritorna col suo attuale gruppo uno degli artisti più completi del panorama metal italiano (pittore di fama e poeta)ed autentico pioniere, sotto l’ala protettrice della sempre lungimirante BLACK WIDOW. Uno dei cambiamenti della band che ha suonato sull’album è il bassista: più lo storico Enio Nicolini, suo compagno di merende negli UNREAL TERROR (sostituito da Cristiano Lo Medico); il batterista è sempre Gianluca Bracciale. E da segnalare la presenza come ospite nel primo e ultimo pezzo dell’album di Tony Pagliuca delle ORME.
Che dire di un gruppo che porta avanti la storia del dark metal italiano? Diciamo, per chi non avesse mai sentito parlare della band, che il loro dark/doom/heavy (per restare in Italia) più che hai DEATH SS si avvicina (spero di non dire un’eresia) a Paul Chain & Violet Theatre Sarà la vicinanza?? Ed arricchire ancora di più il lavoro il cantato in latino.
Questo nuovo album che si apre con una intro (“Presagium”) di organo, che chiude anche l’album nel pezzo “Aternum”, più di 4 minuti un pezzo che porta alla mente suoni anni 80, quasi in stile GOBLIN. La band continua a portare avanti un suo particolare stile heavy/doom (appunto, dark sound italiano con sentori sabbathiani) con aperture progressive per poi aumentare improvvisamente la velocità (come nel secondo pezzo “Museum), oppure in “Decameron”, pezzo quanto mai attuale nella fuga dalla peste nera, forse la più dura dell’album). E continua su questa riga anche “F.P. Tosti, forse la più epica dell’album. E’ il pezzo “Lupis fortis” forse quello che rappresenta meglio la band, un pezzo dark, ricco di pathos dove Mario da un’interpretazione vocale ai massimi livelli.
Altra mazzata sui denti arriva con “Mala tempora”, piena di cambi di ritmo ma che non molla la presa un secondo.
Arrivati al pezzo 9 “Castrum pesculum”, i nostri ci danno un attimo di tregua, ci fanno respirare, con un pezzo strumentale prima di avvolgerci nel buio di “Immota manet”, pezzo dark/doom, per poi tornare all’heavy con “Cerbero”; un heavy pieno di influenze.
Un album compatto, un album spettacolare dove non si hanno cedimenti; un cammino nel buio, nel misticismo, nell’occulto ma dove si vede sempre la luce. Una band che non sbaglia un colpo da anni. Un artista che seguo ed amo da anni.

Track by Track
  1. Praesagium 85
  2. Marius Donati 90
  3. Ars Metal Mentis 90
  4. F.P. Tosti 85
  5. Museum 80
  6. Lupi Fortes 80
  7. Mala Tempora 80
  8. Decameron 90
  9. Castrum Pesculum 85
  10. Immota Manet 80
  11. Cerbero 90
  12. Aternum 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 100
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
88

 

Recensione di Bata pubblicata il 06.07.2021. Articolo letto 1162 volte.

 

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