The Pythons «Four Stones» [2003]
The Pythons
Titolo:
Four Stones
Nazione:
Italia
Formazione:
Luca Minichiello - Basso
Nicolò Donati - Chitarra
Francesco Castoldi - Voce
Luca Umidi - Chitarra
Giorgio Costa - Batteria
Genere:
Durata:
15' 37"
Formato:
2003
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Recensire questo disco è piuttosto difficile...credo infatti che la ricerca dell'obiettività sia uno degli elementi più importanti da tenere presente in sede di recensione, e credo che per essere obiettivi si debba cercare di mantenere un certo distacco critico rispetto all'oggetto...ma come riuscire a mantenerlo quando un disco è così "pigliante"?!
Ad ogni modo proviamo!
I The Pythons sono una band di Hard Rock anni ottanta. Credo che in questa definizione ci sia tutta l'essenza del gruppo: grintosi, diretti, molto orecchiabili e vitali.
Tecnicamente parlando il gruppo è validissimo: arrangiamenti semplici che mostrano un gusto fuori dal comune, assoli eigthies, il tutto molto pulito e veramente ben suonato...al di sopra di ciò tesse le linee vocali la bella e duttile voce di Francesco Castoldi che interpreta in maniera molto convincente sia le parti più melodiche che quelle più serrate.
A ciò va aggiunta un'ottima produzione che non sfigurerebbe affatto in un disco ufficiale...
Che volere di più?
Forse una maggiore originalità? ma, in tempi in cui la ricerca dell'"originalità" prende spesso il sopravvento sulla "musica", è proprio necessaria? e quando un gruppo adotta uno stile "codificato" perchè "sente" profondamente un determinato genere (e sono certo sia questo il caso dei The Pythons)e non per superficiale imitazione, come accade spesso, ha senso parlare di mancanza di originalità? Tutto sommato l'originalità di questo gruppo sta nel loro essere unici grazie alla forte "personalità" delle loro composizioni.
Credo che il fatto di pagare un forte tributo agli anni ottanta non possa assolutamente sminuire il valore di questa band.
Questo cd è assolutamente un must per tutti gli amanti del genere, e ad ogni modo da ascoltare per tutti gli altri perchè di buona (più che buona) musica non ce n'è mai abbastanza!
Vorrei infine focalizzare l'attenzione sul secondo brano del CD, Shadows: credo che sia un piccolo gioellino e...una possibile hit, grazie al suo ritornello che continua a rimbalzare in testa per ore dopo l'ascolto!
Track by Track
- Black Stone 78
- Shadows 88
- Texas Queen 76
- Hide 72
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di Bardo pubblicata il --. Articolo letto 2865 volte.
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