Ophydian «The Perfect Symbiosis» [2006]

Ophydian «The Perfect Symbiosis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
InnerPain »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
806

 

Band:
Ophydian
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Titolo:
The Perfect Symbiosis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gianluca Carcangiu :: voce-basso
Marco Mallamo :: chitarra
Luca Porporato :: chitarra
Edoardo Bonafortuna :: batteria

 

Genere:

 

Durata:
42' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“The perfect symbiosis”...la perfetta simbiosi tra metal e rock melodico di stampo oltreoceano? Se la proposta è questa, gli Ophydian sono riusciti nell’intento, dimostrando che anche in Italia ci sono band più che valide e tecnicamente pronte ad offrire ottima musica. Il quartetto torinese composto da Gianluca - voce/basso, Marco e Luca - chitarra, Edoardo - batteria, fin dalle origine della band, ovvero dal 2000, è rimasto sempre stabile e compatto, uno dei punti di forza che ha reso possibile la maturazione di questa giovane band, e la consapevolezza dei propri mezzi, presentando alle stampe uno dei demo, anche se di demo qua c’è veramente poco, migliori e promettenti. Dopo una serie di concerti in compagnia di bands di tutto rispetto, arriva l’onore di aprire la data torinese dei Dry Kill Logic e un tour europeo, per poi rientrare nella penisola e incidere il loro primo full-lenght in questione, “The perfect symbiosis”. La melodia è la caratteristica della band, mettendo in risalto le qualità di Gianluca, bravissimo tecnicamente ma anche capace di interpretare caldamente ogni linea vocale, non disdegnando nelle parti più dure e rabbiose uno screaming efficace e incisivo. Melodia sì, ma i nostri ragazzi sanno anche alternare sezioni ritmiche serrate, cambi di ritmo dettati in maniera impeccabile da un batterista decisamente fantasioso e determinante, arrangiamenti ben congeniati e dinamiche mai scontate o lasciate al caso. Se nella prima parte del loro album gli Ophydian puntano sulla melodia, tra brani atmosferici e ballate, nella seconda parte svelano il loro lato metal fondendo ritmiche di richiamo Slipknot a ritornelli coinvolgenti e diretti. Il tutto sembra fatto con una tale naturalezza e semplicità che è impossibile non prospettare un futuro per questi ragazzi che se lo meritano sicuramente e destano un gran interesse anche nell’essere visti in sede live. Brano indicato - Re born.

Track by Track
  1. Deception 72
  2. One Second Emotion 70
  3. In - Joke 68
  4. Snake Eyes 70
  5. Frozen Cries 70
  6. Re - Born 74
  7. The Beginning Of Nothing 68
  8. Actors Of Nothing 70
  9. Lead My Moves 72
  10. Modulation Silence 71
  11. Replace Myself 73
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 78
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 77
Giudizio Finale
72

 

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