Crysalys «Season of Suffering» [2006]

Crysalys «Season Of Suffering» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
BlackWingAngel »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Crysalys

Titolo:
Season of Suffering

Nazione:
Italia

Formazione:
Chiara Malvestiti :: Soprano & Clean Voices
Gianpaolo Squadroni :: Guitars
Mario Brillarelli :: Guitars
Matteo D'Ottavio :: Bass
Alessandro Camela :: Drums & backing vocals

Genere:

Durata:
25' 0"

Formato:

Data di Uscita:
2006

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Nightwish, Within Temptation, Haggard, Epica. Bene o male sono queste le influenze che si possono riscontrare nella composizione di questo 'Season of Suffering' dei fermani Crysalys, che dopo varie vicissitudini 'componentistiche', ci propongono questo demo di quattro pezzi che, francamente, non fa altro che arricchire ulteriormente la schiera di gruppi gothic che sta infarcendo la scena italica ed europea(chi se lo aspettava che gli Evanescence aprissero tante porte...). Lo stereotipo è sempre lo stesso: voce femminile, a tratti addirittura lirica, ed il vocione cattivo e brutale del cantante maschile, insomma l'ennesima realizzazione musicale del concetto della 'Bella e la Bestia' di favolistico retaggio. La produzione, che definire approssimativa sarebbe un eufemismo, penalizza ulteriormente un prodotto che già pecca di poca personalità. Infatti una peculiarità che manca a questo prodotto è una caratterizzazione propria della band che, almeno, dovrebbe dimostrare di aver rielaborato il filone a cui si inspira. Entrando più specificatamente nel dettaglio dei pezzi si possono riscontrare tutti gli stilemi delle band citate in precedenza: strumenti acustici, atmosfere nebbiose tipiche del nord Europa che sembrano essere state trapiantate nella bella e solare regione marchigiana e sfuriate che rievocano quel death melodico svedese che ha portato e tuttora porta il suo verbo nel mondo con ottimi risultati. Delle quattro traccie mi sentirei di menzionare la prima 'Bewitched by the Shadow' che, tutto sommato, offre degli inserti acustici orecchiabili e qualche bello spunto melodico , dovuto principalmente alla bella, presumo, voce di Chiara, la rossocrinita singer del gruppo. Presumo perchè la produzione non rende giustizia ad una voce che dimostra una buona capacità tecnica, confermata dagli inserti lirici dei pezzi, spesso non proprio consoni e ben incastonati nell'economia della canzone, ma di sicuro pregio tecnico, nella maggior parte dei casi. Da evidenziare anche la canzone di chiusura, 'Phenix', dove si può cogliere un migliore approccio alla composizione del pezzo, rendendolo forse meno pedante degli altri. Purtroppo di spunti positivi ce ne sono pochi e quello che di buono è stato fatto fatto viene eclissato dal suond, che comunque va apprezzato dato che tutti gli strumenti sono stati suonati dalla prima all'ultima nota, e dagli errori di timing, spesso grossolani, del batterista Alessandro. Di positivo posso dire che effettivamente la miniera d'oro di questa band è la sopracitata Chiara che, se valorizzata da un songwriting più appropriato e da una scelta di suoni migliore, potrebbe far togliere qualche soddisfazione ai Crysalys.