Fear of Fours «Never Heaven» [2007]

Fear Of Fours «Never Heaven» | MetalWave.it Recensioni Autore:
AtoragoN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1460

 

Band:
Fear of Fours
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Titolo:
Never Heaven

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Terence Holler - Voce
Giulio Bogoni - Hammond,Piano And Keyboards
Andrea Martongelli - Lead Guitars
Mirko Nosari - Rhythm And Acoustic Guitars, Sampling
Lucio Piccoli - Bass
Marco Piran - Drums

 

Genere:

 

Durata:
48' 23"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Come ho avuto modo di parlare direttamente con Terence, frontman e vocalist dei qui presenti Fear of Fours e degli Eldricht, questo progetto nasce dall'esigenza di fare qualcosa di diverso. Diverso dagli Eldricht che comunque nonostante abbiano sviluppato uno stile personale, continuano ad affondare le loro radici nel benedetto-maledetto power-”italo” metal dalle influenze progressive, che si sentiva nei loro primi dischi così come in quasi tutti i dischi metal italiani contemporanei. Il risultato di tale ricerca ha condotto a lidi da un lato inattesi, dall'altro un po'uniformi comunque con quello che è il trend del momento: ritmiche thrash accordate basse, batteria ritmata tendente al metalcore, linee vocali che cercano di evitare di essere solari o stucchevoli, ed in questo Terence mostra tutta la sua esperienza e bravura, trovando melodie molto ricercate e non scontate, che risentono di mille influenze; le stesse mille influenze che fanno capolino qua e là tra i pezzi, come assoli puliti di chitarra acustica spagnoleggianti o passaggi che possono ricordare la musica mediorientale. La band è riuscita nell'intento di sintetizzare in una formula efficace tanta carne al fuoco? Non del tutto: in alcuni pezzi le influenze, molto eterogenee, si mischiano bene, come nella conclusiva title track “Never Heaven”, “Edge of Insanity”, o la vera perla del disco “The Days of Betrayal”, pezzi che quasi possono ricordare (è un complimento) una versione “più seria e metal” dei System of a Down; in altri pezzi invece, ancora la band dimostra di dover amalgamare le influenze, come nella opener “Craving for Life”, in cui si sente con un po'più nettezza lo stacco “pezzo thrash-pezzo spagnoleggiante” etc.. quasi ad essere messi vicini forzatamente. In ogni caso la qualità media del disco è alta, è un album che si scopre ascolto dopo ascolto rivelando particolari di arrangiamento sempre nuovi e dotato di una produzione ed esecuzione tecnica assolutamente di primo piano. Non posso fare altro che promuoverli e incoraggiare sempre più queste sperimentazioni, che sono la chiave della sopravvivenza del nostro genere preferito, e sperare in un futuro sempre più originale per questa band!

Track by Track
  1. Craving For Life 70
  2. Edge of Insanity 75
  3. Blind 65
  4. Home 68
  5. Carved (pt. 1) 60
  6. Carved (pt. 2) 75
  7. The Tunnel 60
  8. Of the Things Have Yet to Come 70
  9. The Days of Betrayal 85
  10. Never Heaven 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

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