Fear of Fours «Never Heaven» [2007]
Fear of Fours
Titolo:
Never Heaven
Nazione:
Italia
Formazione:
Terence Holler - Voce
Giulio Bogoni - Hammond,Piano And Keyboards
Andrea Martongelli - Lead Guitars
Mirko Nosari - Rhythm And Acoustic Guitars, Sampling
Lucio Piccoli - Bass
Marco Piran - Drums
Genere:
Durata:
48' 23"
Formato:
2007
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Come ho avuto modo di parlare direttamente con Terence, frontman e vocalist dei qui presenti Fear of Fours e degli Eldricht, questo progetto nasce dall'esigenza di fare qualcosa di diverso. Diverso dagli Eldricht che comunque nonostante abbiano sviluppato uno stile personale, continuano ad affondare le loro radici nel benedetto-maledetto power-”italo” metal dalle influenze progressive, che si sentiva nei loro primi dischi così come in quasi tutti i dischi metal italiani contemporanei. Il risultato di tale ricerca ha condotto a lidi da un lato inattesi, dall'altro un po'uniformi comunque con quello che è il trend del momento: ritmiche thrash accordate basse, batteria ritmata tendente al metalcore, linee vocali che cercano di evitare di essere solari o stucchevoli, ed in questo Terence mostra tutta la sua esperienza e bravura, trovando melodie molto ricercate e non scontate, che risentono di mille influenze; le stesse mille influenze che fanno capolino qua e là tra i pezzi, come assoli puliti di chitarra acustica spagnoleggianti o passaggi che possono ricordare la musica mediorientale. La band è riuscita nell'intento di sintetizzare in una formula efficace tanta carne al fuoco? Non del tutto: in alcuni pezzi le influenze, molto eterogenee, si mischiano bene, come nella conclusiva title track “Never Heaven”, “Edge of Insanity”, o la vera perla del disco “The Days of Betrayal”, pezzi che quasi possono ricordare (è un complimento) una versione “più seria e metal” dei System of a Down; in altri pezzi invece, ancora la band dimostra di dover amalgamare le influenze, come nella opener “Craving for Life”, in cui si sente con un po'più nettezza lo stacco “pezzo thrash-pezzo spagnoleggiante” etc.. quasi ad essere messi vicini forzatamente. In ogni caso la qualità media del disco è alta, è un album che si scopre ascolto dopo ascolto rivelando particolari di arrangiamento sempre nuovi e dotato di una produzione ed esecuzione tecnica assolutamente di primo piano. Non posso fare altro che promuoverli e incoraggiare sempre più queste sperimentazioni, che sono la chiave della sopravvivenza del nostro genere preferito, e sperare in un futuro sempre più originale per questa band!
Track by Track
- Craving For Life 70
- Edge of Insanity 75
- Blind 65
- Home 68
- Carved (pt. 1) 60
- Carved (pt. 2) 75
- The Tunnel 60
- Of the Things Have Yet to Come 70
- The Days of Betrayal 85
- Never Heaven 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
72Recensione di AtoragoN pubblicata il --. Articolo letto 1460 volte.
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