Experiment Sound Project «The Miracle In a Stranger Land» [2005]
Experiment Sound Project
Titolo:
The Miracle In a Stranger Land
Nazione:
Italia
Formazione:
Michele Allegrucci :: voce
Matteo Bucefalo :: basso e voce
Alessandro Fiorucci :: tastiere e piano
Simone Giaggioli :: batteria
Enrico Gentili :: chitarra
Genere:
Durata:
51' 58"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Proprio non capisco perché le persone debbano cimentarsi in qualcosa che risulta essere profondamente poco attinente alle loro possibilità. Gli ESP dicono di fare progressive metal ma di quest’ultimo nelle loro canzoni ce n’è ben poco, poche, piccole e sporadiche parti di tempi dispari che richiamano grossolanamente i Dream Theater e qualcosina dei Symphony X ma si tratta proprio di ben poco a che vedere col prog. Questo infatti significa progressivo, ricerca del suono, perfezione compositiva e a tratti poco comprensibile ai più, affascinante per chi ha studiato musica ma non si tratta affatto delle caratteristiche degli ESP. Mi viene infatti da pensare che i nostri non è che abbiano studiato a sufficienza per potersi permettere di suonare del buon progressive (è ironico, mai mi permetterei di offenderli).
Solo non capisco il motivo di un cambiamento così radicale nella loro proposta musicale. Prima erano soliti fare delle belle cover hard rock e ora si dà il via col progressive metal. Qualche interessante canzone c’è e sinceramente avrebbero potuto fare molto meglio di così. Gli elementi che proprio non vanno, tolti i ritmi che sono impeccabili (tranne in qualche punto), sono le armonizzazioni e il lato compositivo che per il genere è piuttosto scarno e di qualità medio-bassa . Un altro elemento peggiore di questi è la voce.
Si sa benissimo che il progressive è determinato anche e soprattutto da un cantante di livello qualitativo molto alto, per esempio un cantante di power metal serio e competente, mentre la voce degli ESP lascia parecchio a desiderare, purtroppo. Si sente che c’è qualcosa che non quadra e per le orecchie un po’ “viziate” di un potenziale progster la voce del vocalist può benissimo risultare stonata su alcuni punti.
Per ora il mio giudizio sugli ESP sta sulla mediocrità. Speriamo che in futuro le cose cambino.
Track by Track
- Overture 2005 60
- The Miracle pt.1 60
- Crying 59
- Breathe to The Sky 55
- Make It Possible 65
- Where the Heart Is 58
- Elena 60
- Revenge 60
- Lost In a Stranger Land 65
- Piano Fading 40
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 55
- Tecnica: 68
Giudizio Finale
59Recensione di Carnival Creation pubblicata il --. Articolo letto 773 volte.
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