Im.Patto «Demoni e Tiranni» [2007]

Im.patto «Demoni E Tiranni» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
855

 

Band:
Im.Patto
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Titolo:
Demoni e Tiranni

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Steve: Vocals
Rifa: Guitars
Max: Guitars
Leo: Bass
Marco: Drums

 

Genere:

 

Durata:
47' 37"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Im.Patto sono una band perugina nata nella primavera del 2001 dall’unione di musicisti con una forte esperienza sulle spalle dai quali nasce l’idea di dare una personalità completamente italiana al proprio moderno metal, utilizzando quindi l’italico idioma per la stragrande maggioranza delle lyrics (tutte composte dal cantante Stefano) mentre l’inglese viene relegato a qualche piccolissima porzione estremamente marginale.
Dopo una lunga attività live e diversi cambiamenti nella line-up, nel 2006 arriva il primo mini-CD
dal titolo “Credo”, contenente 5 pezzi. Nel 2006 di nuovo cambi di formazione e i nostri trovano una struttura stabile con la quale rilasciano il qui presente “Demoni e Tiranni”, prima prova sulla lunga distanza per la band umbra.
Il CD in questione si presenta con un artwork discreto e contiene al suo interno dieci tracce che come abbiamo detto si possono descrivere come un metal moderno figlio di un certo post-thrash (o groove- metal) mescolato a nu metal e al crossover più duro con alcune parti dove l’elettronica fa capolino con decisione. Diverse quindi le influenze alle quali si mescola il cantato in italiano, cantato che fornisce al tutto un tocco di ulteriore originalità.
I nostri hanno tutti una buona padronanza dei rispettivi strumenti, creando partiture abbastanza articolate per il genere proposto e arrangiamenti ricercati sia a livello esecutivo che di effettistiche utilizzate. La sezione ritmica è dinamica quanto serve e le chitarrone ribassate danno groove e carica al tutto per lasciarsi poi andare a parti più melodiche e arpeggi malinconici. Molto buona la prestazione di Stefano dietro al microfono; il singer ha un bel timbro e una vocalità molto duttile ed efficace che passa da parti pulite anche molto acute a un growl che ricorda l’Anselmo dei bei tempi che furono. La prova della band è poi nobilitata da una buona produzione, potente e nitida anche quando sono numerosi gli effetti e i filtri impiegati.
Il CD si apre con l’ottimo trittico “Butta Via Ogni Cosa”, “A Fuoco Lento” e “Credo” che a mio parere mostra subito le cose migliori di questo platter con ritmiche dure spezzate, dove fanno capolino discreti inserti elettronici e arpeggi effettati alternati a ritornelli più melodici e ariosi, il tutto arrangiato con buon gusto e varietà, sorretto da testi interessanti e ben strutturati nonché dalla voce che passa con disinvoltura da un’impostazione all’altra.
Come ho detto il trittico d’apertura contiene le cose migliori, ma il resto del lavoro si attesta comunque su livelli compositivi buoni con qualche pezzo meno convincente (“Curaro”, “Rapido”, “Puro Sforzo”) ed altri più interessanti come ad esempio la bella “Forti Come il Vento”, dove parti di pianoforte, tastiera e chitarra si incrociano in una “ballad” melodica e coinvolgente, o la title-track in cui gli inserti elettronici introducono un brano dinamico e carico, dai toni quasi epici.
Tirando le somme, gli Im.Patto ci propongono un disco interessante che ha diversi punti a suo favore tra cui una certa originalità, dovuta anche all’utilizzo (un buon utilizzo) delle liriche in italiano che, se da un lato prettamente comunicativo giovano molto, permettendo di veicolare meglio il messaggio, da quello melodico presentano qualche problematica in quanto determinano una certa ripetitività delle soluzioni, ostacolo comunque superabile e non insito nella lingua stessa. La band come ho detto suona bene ed ha gusto negli arrangiamenti; anche il songwriting è buono ma ci sono margini di miglioramento, infatti qualche passaggio a vuoto non manca e si ha l’impressione che solo in alcune occasioni la band abbia espresso veramente tutto il suo potenziale. Un ulteriore sviluppo nell’utilizzo dell’elettronica, per ora è per lo più racchiuso in porzioni specifiche e non amalgamato con la totalità del brano, potrebbe ulteriormente aprire i già vasti orizzonti degli Im.Patto.
In conclusione una buona prova per quella che sembra essere una delle (poche) promettenti realtà del “metallo italiano in italiano”, un ascolto più che consigliato a chi ama certe sonorità moderne e a chi vuole godersi un po’ della nostra bella lingua in musica senza dover rinunciare alla quotidiana dose di metallo.

Track by Track
  1. Butta Via Ogni Cosa 80
  2. A Fuoco Lento 80
  3. Credo 80
  4. Curaro 65
  5. Alto Mare 70
  6. Rapido 65
  7. Forti Come il Vento 75
  8. Demoni e Tiranni 75
  9. Per Me 70
  10. Puro Sforzo 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

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