The Sun Of Weakness «Trompe L'Oeil» [2007]

The Sun Of Weakness «Trompe L'oeil» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Aqualunaedreams »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1647

 

Band:
The Sun Of Weakness
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Titolo:
Trompe L'Oeil

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Flavio Scipione :: Batteria
Alessio Mancini :: Chitarre
Fabio Bruselles :: Tastiere
Alessandro Camilletti :: Voce
Patrizio Serangeli :: Basso

 

Genere:

 

Durata:
46' 17"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Roma Caput Mundi. Mai quanto oggi, almeno dai tempi in cui fui pronunciata, tale frase sembra azzeccata. Eh si, perché Roma, negli ultimi dieci anni, è davvero tornata alla grandezza e allo splendore dei tempi dell’Impero. Stiamo parlando di storia? No, o meglio non di storia in senso scolastico. Stiamo parlando di musica, o, se vogliamo, di storia della musica. Questo perché nell’Urbe hanno visto la luce bands letteralmente incredibili. Qualche nome? I Novembre (siciliani ma ormai romani d’adozione) , gli splendidi Klimt 1918, i magnifici Room With A View, gli En Declin, gli Oblivio, gli Orient Express, i Sevenlowdown e tanti altri rimasti nell’oblio dell’underground. Tra queste band immense, sicuramente, meritano una citazione i The Sun Of Weakness, giunti, dopo due demo e un mini-cd, finalmente, al debut album, questo bellissimo “Trompe L’Oeil”. Ma cosa ha questo gruppo che li accomuna alle band succitate? Possiamo dire che quelle, pur non componendo una vera e propria scena, sono accomunate, pur con influenze diverse e sonorità che rimandano a generi differenti, da una malinconia, da una ricerca dell’emozione, dell’arpeggio evocativo, che li fanno assomigliare molto tra loro, quasi a comporre, in definitiva, una vera e propria scena italiana di questo tipo, o meglio ancora romana. E i The Sun Of Weakness in tutto questo dove si collocano? In tale contesto infatti troviamo bands dal background decisamente metal come i Novembre, altre più punk/emo come i Sevenlowdown e altre ancora legate a stilemi più classicamente rock come i Room With A View e i Klimt 1918. I Weakness si collocano, a mio modo di vedere, esattamente a metà tra gli ultimi tre gruppi citati. Essi infatti, pur non nascondendo totalmente un passato sicuramente metal, abbracciano la dolcezza e l’amara riflessione di Room e Klimt, senza però trascurare le ritmiche emocore di un gruppo come appunto i Sevenlowdown. Il risultato, manco a dirlo, è spettacolare. 46 minuti di angoscia, di calma ma terribile rassegnazione, di dolore. Il tutto però dipinto attraverso una musica dai colori sfumati e autunnali, che colpisce lentamente ascolto dopo ascolto e che trascina l’ascoltatore tra atmosfere di chitarra rarefatte, intermezzi di piano assolutamente imperdibili e divagazioni acustiche che molto devono agli ultimi due lavori dei Novembre. Basterebbe l’opener “Floating Deserts” da sola a giustificarne l’acquisto immediato, ma le sue ricercate melodie e le emozioni sprigionate in una delle canzoni più belle che abbia mai sentito evidentemente non erano abbastanza, e quindi troviamo anche un incredibile lento come “Just One Word”, l’irruenza di pezzi come “In Alarm” e “A New Landscape” o le melodie quasi pop di “Chemical Frustration” , il tutto racchiuso in un disco davvero riuscitissimo. Che dire, davvero un esordio col botto, davvero un’altra grandissima scoperta in un panorama, quello romano, tra i più entusiasmanti che ci siano al mondo. AVE The Sun Of Weakness!

Track by Track
  1. Floating Deserts 90
  2. Just One Word 85
  3. In Alarm 82
  4. Drop 84
  5. Drown In A Whirl 79
  6. Chemical Frustration 80
  7. A New Landscape 83
  8. All My Discord 76
  9. Hysterical Mistake 79
  10. Insidious Line 84
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 86
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 88
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
84

 

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