Aither «Antinomia» [2007]
Aither
Titolo:
Antinomia
Nazione:
Italia
Formazione:
Rubens Lanzillotti - Vocals
Pierluigi Ammirata - Chitarra
Alberto Filippelli - Chitarra
Fabrizio Saullo - Tastiere
Domenico De Cicco - Basso
Alexandro Adriano - Batteria
Genere:
Durata:
21' 23"
Formato:
2007
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Non è che non ne abbiamo mai sentito di combinazioni come queste. La chitarra melodica di scuola svedese si sposa a ritmi sempre controllati, i sintetizzatori colorano le trame synthosinfoniche e il doppio cantato fa il suo dovere nei botta e risposta tra growl e pulito. Una storia come tante (troppe) altre, non c'è che dire. Di fatto l'intero disco è facilmente paragonabile alla scena svedese, gli In Flames, oppure altri gruppi più tipicamente power, ad esempio, soprattutto nell'uso delle chitarre; il supporto delle tastiere vorrebbe forse essere un diversivo, ma ormai in un certo tipo di metal melodico non sono più una novità, sono già state sminuzzate, elaborate, filtrate, iper-prodotte da chiunque. La prima demo di questa band li vedeva impegnati nelle registrazioni dopo solo tre prove, difficile considerare questa come una seconda prova, molto meglio pensarla come un inizio. Vista sotto questa luce la demo ci appare assai più promettente. La registrazione non troppo brillante penalizza un po' il risultato finale, creando un suono impastato che non lascia spazio ai singoli strumenti, ma ascoltando con cura troviamo terreno fertile per future produzioni sonore, magari supportate da una miglior produzione. Le chitarre sanno alle volte deliziare l'orecchio sintetizzando bene la lezione metal europea e la tastiera quando si lancia in certi momenti atmosferici (“Arcana Non Movere”), e non nei banali soli alla Stratovarius, da il meglio di se stessa coinvolgendo e impreziosendo il suono. La batteria supporta bene l'amalgama nonostante i suoni un po' finti (che ho comunque trovato gradevoli) e la voce deve guadagnare esperienza, ma non manca di capacità , avrà il tempo di definirsi e personalizzarsi, intanto ci lascia una performance godibile. Un lavoro di transizione che offre dei punti interessanti (le tracce “Conflict” e “Arcana Non Movere” sono sicuramente le più valide) tra il death metal, il power e certe sensazioni gotiche, che si farà sicuramente apprezzare da ascoltatori in cerca di nuove leve in tal senso. Il futuro della band prevede l'eliminazione delle tastiere, speriamo che la perdita di questo elemento non faccia arretrare il suono
Track by Track
- The Eternal Veritas 50
- Conflict 70
- Arcana Non Movere 65
- Fight 50
- Pressure 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 55
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
59Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 840 volte.
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