In Depth «Hail to Hellas» [2004]
In Depth
Titolo:
Hail to Hellas
Nazione:
Italia
Formazione:
Paolo Scala - Chitarra
Luca Zontini - Voce
Federico Vitelli - Chitarra
Riccardo Di Cesare - Batteria
Genere:
Durata:
Formato:
2004
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Devo dire che questo promo è stata una piacevole sorpresa... meglio, una piacevole conferma, dato il numero di volte che avevo già avuto la possibilità di visionare la band dal vivo.
Il cd si presenta discretamente confezionato, con un booklet sobrio e al tempo stesso suggestivo, bene adatto a rendere l'atmosfera della musica proposta dal quartetto milanese.
A completare i tre brani del promo si aggiunge una traccia mpeg bootleg videoripresa al Rolling Stone di Milano di un'altro brano, interessante soprattutto in quanto permette di "tastare" le buone capacità del gruppo in sede live.
Passando all'aspetto musicale mi preme innanzitutto sottolineare che si tratta del primo promo di una band attiva, nonostante vari cambiamenti di line-up e di indirizzo musicale, dal 1997. Tecnicamente il gruppo si rivela ben al di sopra della media delle band emergenti soprattutto grazie all'ottimo lavoro dei due chitarristi Paolo Scala e Federico Vitelli. Un plauso va anche a Luca Zontini, cantante dal timbro cristallino e emotivamente coinvolgente.
Nei quasi diciotto minuti di musica proposti dal gruppo si susseguono tre brani piuttosto omogenei tra loro, dalle melodie riuscite e dagli arrangiamenti curati.
Si tratta nel complesso di metal classico di buona fattura dalle venature progressive e con sfumature dark e intimistiche, assimilabile in qualche modo ai primi lavori dei Fates Warning o Queensryche, o ai più moderni Psychotic Waltz.
Ciò solo per rendere un'idea, in realtà il gruppo mostra una sua personalità piuttosto spiccata, e non credo di sbagliare nel ritenere che possano essere riscontrabili anche alcune sfumature, soprattutto nel lavoro delle chitarre, divergenti da quanto detto sopra e provenienti dal Death di stampo svedese.
Trai tre brani spicca quello centrale, "Hold Me", struggente e commossa ode allo scorrere del tempo, dalla linea vocale azzeccatissima e il ritornello "catchy".
Nel complesso questo lavoro degli In Depth mostra una band tecnicamente e compositivamente molto valida.
Le pecche maggiori riguardano senz'altro la registrazione del prodotto, cosa comunque non grave, trattandosi di un cd autoprodotto e del primo lavoro, che penalizza soprattutto la sezione ritmica (batteria dai suoni troppo sintetici e basso sacrificato).
Forse una minore omogeneità trai brani e una maggiore concisione potrebbero giovare ulteriormente a delle canzoni che, di primo acchito, possono apparire un po' ostiche, ma questo si tratta di un giudizio puramente personale!
Bravi!
Track by Track
- Infinity 72
- Hold Me 80
- Under The Twilight 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 68
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 78
Giudizio Finale
73Recensione di Bardo pubblicata il --. Articolo letto 1880 volte.
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