Malencolie «Holycaust» [2007]
Malencolie
Titolo:
Holycaust
Nazione:
Italia
Formazione:
Jammo - voce e chitarra
Mattia - batteria
Michele - basso
Riccardo - chitarra
Genere:
Durata:
24' 34"
Formato:
2007
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Terzo demo per i perugini Malencolie, band nata nel 2000 come band Gothic Rock per arrivare, ad oggi, ad un nuovo corso con un sound che vira vero il Death/Black (dopo un passaggio Gothic Metal). Ed in “Holycaust” (questo il titolo), qualche piccolo fraseggio che ricorda il passato gotico della band ancora si può sentire, come nella terza traccia, “RIP”.
Cinque le canzoni prestni in questo cd, più l’immancabile Intro, che come detto portano i Malencolie verso lidi più estremi rispetto gli esordi: cambio stilistico dovuto vuoi per i vari cambi di line up che hanno portato il fondatore Jammo ad occuparsi anche delle liriche, vuoi per una decisione dello stesso Jammo e di Mattia, anch’egli membro fondatore della band.
Buonissimo il primo vero pezzo di quest’opus della band proveniente dalle lande del Trasimeno, “Witches Dance”, con una sontuosa prova batteristica di Mattia che ben supporta i vari cambi di riff di Riccardo e di Jammo. Buoni i cambi vocali dello stesso Jammo, che introduce anche brevi momenti di clean vocals al classico duetto growl/scream (a dover di cronaca, il growl del buon Jammo potrebbe esser un pelo più ‘lineare’).
“RIP” ha, come detto poc’anzi, un che dal sapore gotico, a rimembrare il passato della band umbra. Questo giusto nella parte iniziale, più lenta e malinconica (mi si passi il gioco di parole col nome della band), per poi partire con una sfuriata nel pieno del nuovo stile, che corrisponde alla track seguente, “Cold As Ice” (beh, sì.. non un trionfo di fantasia come titolo). E dopo questa posso confermare che a mio avviso Jammo sia più a suo ‘agio’ con lo scream che col growl.
Segue la candenzata “Extermination”, highlight, per me, di “Holycaust”: una sorta di vera e propria marcia questo pezzo, dall’incedere quasi marziale. Chiude i giochi “Cruelty Of The End”, dove i nostri miscelano al suono potente e cadenzato come il pezzo precedente, a grosse velocizzazioni.
Non male affatto questo “Holycaust”. I Malencolie riescono a scrollarsi di dosso quasi del tutto il passato goticheggiante con un cd che, magari, non rispecchierà in pieno i canoni di quel che può essere considerato il Death/Black (per farci un esempio, al Death/Black io accosto il sound dei Belphegor), ma che risulta comunque un passo avanti per un cambio stilistico che, lavorando così, potrà giungere a definizione al massimo già nel prossimo lavoro. Non c’è nulla che faccia gridare al miracolo, e questo è normale in un genere che da anni non ha nulla di nuovo da dire, ma fidatevi che “Holycaust” è in ogni caso un buon cd.
Track by Track
- Intro 60
- Witches Dance 70
- RIP 62
- Cold As Ice 65
- Extermination 72
- Cruelty Of The End 68
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 68
- Originalità: 65
- Tecnica: 69
Giudizio Finale
67Recensione di Lord Lucyfer pubblicata il --. Articolo letto 1767 volte.
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