Kalki Avatara «Mantra for the end of times» [2007]

Kalki Avatara «Mantra For The End Of Times» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
819

 

Band:
Kalki Avatara
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Titolo:
Mantra for the end of times

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Paolo Pieri "Hell-I0-Kabbalus" :: All guitars, all vocals, synths programming, all music and arrangements
Session Members:
Nighthorn :: Bass guitar
Aeshla :: Drums
Malfeitor Fabban :: Vocals on "Awaiting the golden age"

 

Genere:

 

Durata:
20' 56"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Malgrado il nome faccia pensare a una band scandinava, I Kalki Avatara sono un progetto solista di Roma, mandati avanti da Paolo Pieri (già nei bravi Prometheus Unbound e negli ottimi Malfeitor), che ha confezionato questo bell’EP di 4 pezzi tanto belli quanto impegnativi da capire per chi non ha la sufficiente apertura mentale, sia a livello lirico che a livello musicale.
Siamo dunque di fronte ad un progetto molto sperimentale, ostico, sfuggente ma poi in grado di essere anche parecchio coinvolgente. I KA infatti, partendo da un substrato doom con i tipici riff suonati sulle corde basse ed una batteria agile ma mai troppo veloce, vi aggiungono momenti più aperti, corali, dal sapore psichedelico, che rendono il tutto parecchio visionario ma comunque perfettamente fruibile e incredibilmente trasportante. Dulcis in fundo, si aggiungano delle tastiere che, ora sottoforma di clavicembalo, ora sotto forma di pianoforte, permeano tutti i pezzi, donando loro una spiccata aura ipnotica. L’atmosfera tuttavia non è pesante, anzi è molto leggera ma comunque molto descrittiva, e ciò che risulta non è lontano dal songwriting dei grandi (e sottovalutatissimi) Peccatum.
E la forza dei Kalki Avatara è proprio qui: far funzionare tutto ciò che si è detto finora: i brani, infatti, si rivelano estremamente comunicanti e personali, penetranti eppure così visionari e astratti, graziati tra l’altro da una voce sempre ben calibrata sia in intensità sia a livello di tematiche, che di metrica. I migliori pezzi risultano a mio avviso essere senz’altro “Ruins of Kali – Yuga” e “Awaiting the Golden Age”: la prima, infatti, è quella più adatta a rappresentare una summa del songbook dei Kalki Avatara, grazie anche ad un giro di archi e ad un altro di pianoforte proprio vincenti, mentre la seconda (caratterizzata dalla presenza di Malfeitor Fabban dietro il microfono), costituisce un episodio molto riuscito, con una voce a metà tra il sacrale e l’allucinato e con una base di fondo straniante, per certi versi più simile ad un strano suono che non a musica propriamente intesa, che non cambia praticamente mai.
In conclusione: il primo lavoro dei Kalki Avatara è un mini cd ottimo nei contenuti, caratterizzato da un concept molto interessante (del resto già solo leggendo Kali – Yuga nella biografia e nel titolo di una canzone…) e da uno stile, quello alla Peccatum, che in Italia non ha ancora trovato molti seguaci, il che rende questo cd ancora più interessante. Se escludiamo delle sbavature riguardanti la qualità sonora migliorabile (chitarra e soprattutto la voce mi sembrano un po’ troppo basse) e un paio di passaggi un po’ meno a fuoco, questi KA si mostrano compatti e forti, pressoché scevri di difetti nel songwriting e con la via da seguire salda e tracciata. Nonostante questo, a livello di giudizio globale preferisco restare un po’ abbottonato, in quanto preferisco aspettare e sentire qualcos’altro di questo gruppo, per tastare con più dati alla mano la sua consistenza.
In definitiva, questo dei Kalki Avatara è un ottimo demo, consigliato però solo alle persone molto aperte di mente, io stesso infatti, dopo aver scritto questa recensione, sento il bisogno di rimettere su un disco dei Beherit!

Track by Track
  1. Mankind Collapses 75
  2. Ruins of Kali - Yuga 80
  3. Purification 75
  4. Awaiting the Golden Age 82
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

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