Storm Frost «Detaching from Humans» [2008]

Storm Frost «Detaching From Humans» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
836

 

Band:
Storm Frost
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Titolo:
Detaching from Humans

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Blackhate :: Vox
Suffer :: Guitars
AM :: Guitar
Spectre :: Bass
Blackthorn :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
50' 40"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Altro colpo e altro centro per la Funeral Moonlight Prod., che dopo aver deciso di produrre grandi gruppi italiani come Winds of Funeral, Ars Goetia e Kaiserreich, assolda con successo anche i Trevigiani StormFrost, i quali dopo un demo annata 2006, ci propongono il loro primo full length chiamato appunto “Detaching from Humans”, che propone circa 28 minuti spalmati in 6 brani nuovi, più la riproposizione del loro demo (non sono se questi brani siano stati anche risuonati), per altri 22 minuti diluiti in 5 brani.
Ascoltando i primi brani, si nota subito lo stile degli SF: un Black Metal melodico, con le armonie parecchio curate e perfino con alcuni cori, graziato da partiture di chitarra molto curate, che sostengono a meraviglia sia le parti più veloci proposte dalla batteria, sia le parti più lente. Benché melodica, dunque, non siamo dunque di fronte ad una band moscia, ed a sottolinearlo ci pensano le belle “Storm frost demons” e “Those pacts at the cemetery”, dove riffs variegati (alle volte caratterizzati da una vena solista un po’ “celtica”) eppure ben amalgamati fanno sì che i pezzi scorrano lisci e senza intoppi. Stupisce vedere come questa band sia abbastanza personale, senza un preciso punto di riferimento dettato da altre bands. Se poi proprio dovessi citare dei termini di paragone, proporrei i Dissection (per la velocità mischiata alla melodia), e molto probabilmente anche certe influenze estranee al black come “Skydancer” dei Dark Tranquillity, per la varietà dei riff.
I brani del demo, invece, risultano più malinconici e in definitiva un po’ meno melodici e abbastanza privati di quella solennità che predominava nei brani più nuovi. Ad ogni modo un brano come “Total black thought”, stilisticamente più vicino ai nuovi brani, si dimostra di tutto rispetto, e spicca una parte centrale riuscitissima, probabilmente corrispondente al momento che ho più apprezzato dell’album. Gli altri due brani, pur se buoni, non sono all’altezza di questo pezzo.
Difetti, volendoli citare, ce ne sono, anche se non gravi: anzitutto citerei brani come “Reflecting in solitude” e “The night in which I was chosen”; questi brani corrispondono a due brani strumentali, dei quali (soprattutto il primo, l’altro potrei anche darlo buono come outro) sinceramente non se ne sentiva il bisogno, e anzi smorzano un po’ l’impatto dell’album, che in tal modo si trova con 4 tracce di intermezzi strumentali su 11 canzoni, e inoltre risultano (a mio avviso) del tutto ininfluenti alla riuscita del disco. Anche “Obscure dream” non colpisce appieno: in realtà anche questo brano è molto bello, con delle belle idee ritmiche che tengono su alla grande questo pezzo più lento, ma secondo me poteva durare un po’ di meno, mentre così il brano si dilunga troppo.
In conclusione: questo debutto degli StormFrost testimonia una band in grado di scrivere canzoni con belle idee avvincenti, graziate da un sapiente uso della melodia e da idee chiare dei ritmici. Peccato che, come detto, i difetti di cui sopra smorzano un po’ l’impatto del demo, ma questi sono particolari che, secondo me, la band dovrebbe saper risolvere facilmente. Io mi accontento eccome, in attesa di un nuovo full length vero e proprio, visto che questo più che altro sembrerebbe una raccolta del demo nuovo più quello vecchio.

Track by Track
  1. War of the Winter's Demons 78
  2. Storm Frost Demons 78
  3. Those Pacts at the Cemetery 78
  4. Reflecting in Solitude 70
  5. Obscure Dream 72
  6. The Night in which I was Chosen 70
  7. Intro 70
  8. Sons of the Hate 75
  9. Total Black Thought 80
  10. True Black Metal 78
  11. Outro 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 68
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

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