Claustrophobia «2Thousand-Hate» [2008]
Claustrophobia
Titolo:
2Thousand-Hate
Nazione:
Italia
Formazione:
Niccolò - Voce
Francesco - Guitar
Alessandro - Drums
Alvise - Guitar
Daniele - Bass
Genere:
Durata:
19' 33"
Formato:
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Nati dalle ceneri dei Neclork, questi Claustrophobia propongono un trash metal diretto e senza tanti fronzoli. La loro demo ci si presenta davanti raffigurante una parete di metallo corrosa dalla ruggine, sulla quale spiccano quattro parole : giustizia, vendetta, odio, libertà. Le parole non sono lì per fare bella figura, rappresentano ermeticamente i concetti che il gruppo vuole trasmettere con le sue liriche, concetti (da quanto ho capito) apertamente contro la religione e la politica che “opprime e fa degenerare la società dividendola tra giusti e malvagi, tra poveri e ricchi” (parole loro). Sulle tematiche ovviamente l’opinione personale può divergere da persona a persona, ma sono pronto a scommettere che ad un loro concerto, nessuno si metterà a discutere se ciò che dice il gruppo sia giusto e sbagliato ma anzi, tutti quanti si abbracceranno per fare headbang selvaggio! La musica che propongono è infatti trascinante come rare volte mi è capitato di sentire. Gran parte del merito va sicuramente alle scelte ritmiche adottate, quindi riff di chitarra semplici ma in grado sempre di cogliere l’attenzione dell’ascoltatore e una sezione ritmica efficace, ma mai invadente. Un esempio di questo è la quarta traccia del cd, “Leviathan” dotata di un riff semplice e bellissimo, e non nascondo che in un loro concerto live sarei il primo a fare headbang con questa canzone! Molto bella anche “Holy Child”, canzone contro i preti pedofili, dove come intro mi sembra che sia stato utilizzato uno spezzone del famigerato documentario della BBC.
Non ci troviamo quindi davanti ad un disco stile “martello pneumatico” dove le canzoni sono pregne dall’inizio alla fine di tappeti di doppia cassa a 220 bpm e riff altrettanto veloci, anzi, mi è piaciuto molto il gusto con cui vengono alternate parti più tirate a parti in cui lo spazio viene lasciato al cantante o alla musica in sé. Chiude questo loro primo demo la cover della cara “Territory” (Sepultura) molto ben eseguita. Ragazzi, avete colto nel segno!
Track by Track
- Choice 70
- Wake Up 75
- Holy Child 80
- Leviathan 88
- Territory (Sepultura) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 76
- Qualità Artwork: 78
- Originalità: 69
- Tecnica: 77
Giudizio Finale
76Recensione di Madhatter pubblicata il --. Articolo letto 986 volte.
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