SevenGates «The Good and the Evil» [2008]
SevenGates
Titolo:
The Good and the Evil
Nazione:
Italia
Formazione:
Vocals: Federico Puleri
Guitar: Tommy Vitaly
Guitar: Marco Moroni
Bass: Simone Vermigli
Keyboards: Fabrizio Marnica
Drums: Lorenzo Innocenti
Genere:
Durata:
50' 0"
Formato:
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I SevenGates sono una band di Firenze attiva dal 1999, e propongono un power metal che incarna puramente quel genere che gli stranieri chiamano “Italo Metal”: melodie molto solari, atmosfere giocose e allo stesso tempo un'incredibile perizia sia strumentale che vocale, ed è proprio da qui che vorrei partire: la produzione di Frank Andiver è come da copione ottima, e così come la produzione, ottima è l'esecuzione di tutte le parti strumentali e la voce di Federico, cantante rientrante, che si avvicina più ai classici dell'hard rock radiofonico ottantiano che agli ultrasuoni più recenti, pur essendo molto alta e gradevole. Un album formalmente perfetto insomma, che va a coronare (insieme al prossimo, che è in arrivo) un momento difficilissimo per la band, che si è trovata tra mille traversie discografiche tanto da arrivare alla decisione di far ascoltare il disco gratuitamente dal proprio sito ( www.sevengates.it ) e vendere il cd fisico tramite mailorder ad un prezzo onestissimo, una scelta che mi sento di condividere e che permette di abbassare i prezzi e ristabilire un'equilibrio che invogli la gente ad acquistare, anzichè scaricare. Per quanto riguarda i contenuti, invece, il power metal o si ama o si odia; rappresenta un momento fondamentale per l'evoluzione della nostra musica, almeno in Europa, e ha imperversato per anni, al punto che per qualche anno sono usciti album tutti identici, formalmente perfetti e dentro privi della minima ispirazione. Quest'album ha dei buoni momenti, ma nella maggior parte dei pezzi si nota manierismo, tanto manierismo, e poche idee veramente ispirate; il disco viaggia saldamente ancorato su dei binari già abusati e non osa uscirne di un millimetro, e questo è un difetto gravissimo. Non posso che consigliare a questa band di trovare un qualsiasi elemento, un qualsiasi spunto per differenziarsi dalla massa, perchè a mio parere questo è un vicolo cieco e non ha senso oggi continuare a sfornare dischi parafrasi l'uno dell'altro. Non c'è bisogno neanche che la band cambi nome per non tradire chissà chi, o iniziare un nuovo progetto, basta che portiate questa macchina ottima che sono i SevenGates fuori dal sentiero battuto e proponiate un qualcosa di più personale, perchè le carte in regola le avete tutte, basta solo un po'di coraggio.
Per ora... rimandati a settembre!
Track by Track
- Message To The Stars 65
- Vengeance 60
- I Don't Believe 65
- The Dragon's Kiss 60
- Ride the Wild 50
- Freedom 60
- Cry of Efestus 65
- Honour And Pride 65
- 17 60
- Burning Clouds 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 30
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
63Recensione di Atoragon pubblicata il --. Articolo letto 1475 volte.
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