Evil machine «Visions» [2004]
Evil machine
Titolo:
Visions
Nazione:
Italia
Formazione:
Simone - voce
Tony - chitarra
Giovanni - chitarra
Stefano - basso
Marco - batteria
Genere:
Durata:
22' 0"
Formato:
2004
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I prolifici ACME Studios di Raiano (Aq) arrivano a sfornare ora il primo demo degli Evil Machine, formazione abruzzese nata a Pescara nel 2001 e che, dopo numerosi cambi di line-up, solo ora arriva a proporci questo debut.
Il demo è un discreto album di death metal con un'intro e tre tracce, le cui influenze sono piuttosto variegate , si sentono infatti richiami che vanno dai Death agli Opeth nelle parti più melodiche e di voce "pulita", dal death tecnico statunitense di inizio anni '90 (Atheist, Cynic) in alcune parti lente con le chitarre armonizzate fino ai grandi e immancabili Slayer nelle ritmiche. Magari qualcuno vi potrebbe sentire anche ulteriori influenze...
Molto buona è la prestazione del singer Simone, che a un growling più che potente unisce anche belle clean vocals, i riff tirati e violenti come ci si accorge subito dall'attacco di "Broken toys", dopo una breve intro di sole voci simile a un canto gregoriano (!), la sezione ritmica veloce e precisa messa in evidenza anche dalla buona registrazione e dal buon mixaggio (anche se in alcuni punti il basso non si sente moltissimo). Gli assoli sono velocissimi ma anche abbastanza melodici. "The eye inside" è il pezzo che più mi ricorda gli Opeth, sia per il lavoro delle chitarre che per il notevole uso di voci "pulite".
La title-track è a mio avviso il pezzo meglio riuscito del disco, violento e rabbioso all'inizio e alla fine con uno stupendo break centrale di chitarre pulite.
La cover del cd fa in un primo momento pensare a un lavoro più brutal di quello che in realtà "Visions" è.
Le pecche principali stanno nel fatto che le parti con i controtempi sembrano eccessivamente forzate e forse fuori luogo (come nel finale di "Broken toys"), i nostri infatti riescono meglio nei momenti più aggressivi e diretti, più tipicamente death metal, e inoltre la prevedibilità di parecchi passaggi. Da dire anche che tutti e tre i pezzi superano i sei minuti di durata e questo potrebbe non piacere a chi non è abituato ad ascoltare brani di questa prolissità!
In definitiva, nonostante questi appunti, "Visions" è comunque un buon esordio, tenendo sempre conto della inevitabile inesperienza del primo demo. Continuate così!
Track by Track
- Intro 40
- Broken toys 75
- The eye inside 70
- Visions 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
66Recensione di Heresy pubblicata il --. Articolo letto 2370 volte.
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