Silence Keeper «Cow Hell» [2008]
Silence Keeper
Titolo:
Cow Hell
Nazione:
Italia
Formazione:
Paolo Ferramondo :: Vocals
Massimo Mannucci :: Guitars
Alessandro "Stremu" Annessi :: Guitars
Giuseppe Cardinali :: Bass
Daniele Serafini :: Drums
Genere:
Durata:
20' 51"
Formato:
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Silence Keeper sono un quintetto di thrashers che proviene dalla provincia di Ascoli Piceno, i quali dopo 3 anni dalla loro nascita, ci presentano la loro prima uscita discografica, consistente in questo “Cow Hell” formato da 4 tracce + intro (Per la verità abbastanza irrilevante).
Il thrash proposto dai SK è un thrash dal taglio abbastanza old school, che rifugge tentazioni metalcore per invece passare in rassegna diversi nomi storici del thrash sia americano che tedesco, soltanto quasi sempre a velocità medie, ed anche alcuni nomi Heavy Metal. La prima canzone suonata, l’omonima “Silence Keeper”, mostra sin da subito diverse inclinazioni musicali, con un inizio bellissimo che riporta molto bene alla mente certe ballads dei Testament, mentre negli assoli c’è spazio sia per chitarre sdoppiate sia per tentazioni alla ultimi Kreator. Nel resto del demo, però, è l’accoppiata Megadeth – Metallica a farla maggiormente da padrone, con addirittura alcuni momenti in “Big Fucking Dust” dove il cantante sembra proprio imitare alcune timbriche vocali di Mustaine. Altrove infine, come in “Prophecy”, la band mostra un impatto maggiormente heavy metal e anche un po’ meno melodico, ma il risultato ci sta ugualmente. Nonostante dunque le varie influenze, i SK non sembrano dare problemi ad amalgamarle bene, ed anzi il loro primo sforzo discografico da questo punto di vista mostra questo problema abbondantemente risolto, anche per via di un lavoro di chitarre positivo sia in composizione che in arrangiamento.
Dove invece i SK mostrano il punto debole è nelle capacità tecniche: spesso, ascoltando i brani, si ha l’idea che i SK in alcuni passaggi non siano perfettamente a tempo. Intendiamoci: niente di grave, e non si inizi a pensare a gente che non sa suonare (anche perché non riesco a capire se sono loro a non suonare precisi, o se è colpa della registrazione), però è un fatto che ci sta e un po’ si sente. Chiaramente, essendo i SK una band al primo demo, possiamo attribuire questo difetto a semplici problemi di gioventù che però dovranno essere risolti con la prossima release.
In conclusione: il primo demo dei Silence Keeper rispecchia un gruppo che dimostra sin da subito di avere alcune belle frecce al proprio arco, e nessun difetto in particolare se non, semmai, il fatto di doversi forse sgrezzare un po’. Per il resto, direi senz’altro di trovarci di fronte a un debutto riuscito.
Track by Track
- In the nightside thunders roar obsessly 60
- Silence Keeper 70
- Trashworld 70
- Prophecy 70
- Big Fucking Dust 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 66
- Qualità Artwork: 62
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
67Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 924 volte.
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