Flames of Hate «Flames of Hate» [2008]

Flames Of Hate «Flames Of Hate» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Barbaro »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
764

 

Band:
Flames of Hate
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Titolo:
Flames of Hate

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Angelo Rizzuto - voce
Angelo Bissanti - chitarra
Dario Failla - chitarra
Angelo Milisenna - basso
Andrea Sardo - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
35' 51"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L'album omonimo d'esordio dei Flames of Hate è un contrasto tra la bellezza delle composizioni e la scarsa resa dei suoni che, purtroppo, inficia sulla buona riuscita del disco.
Il pezzo di apertura Between Dream and Reality è un grande omaggio alle grandi band del metal. I riff risentono molto dell'influsso di Iron Maiden e Metallica ma hanno una loro originalità, purtroppo però la resa delle chitarre, che dovrebbero dare importanza a questi riff non è sufficiente. Si sentono bene ma non “entrano”. Stesso discorso per la sezione ritmica che, nonostante faccia un lavoro eccelso, è troppo limitata da suoni poco potenti e profondi.
Madman ricalca un po' le linee di Between Dream and Reality, ma è più epica, ha grandi assoli.
Bellissima la calvalcata di How Can You Do. Pezzo che parte molto spedito e acquista poi cambi di tempo favolosi fino al rallentamento finale.
Dream Planet parte con un arpeggio che mi ricorda tremendamente quello alla fine di The Profecy dell'album Seventh Son of a Seventh Son degli Iron Maiden. E' quasi una ninna nanna, con canto e contro canto che fanno da cornice a una bellissima melodia, impreziosita dalla splendida voce di Mariailenia. Veramente un bel pezzo.
Si torna su ritmi più pesanti con Fucking Word, pezzo molto più immediato, anche nelle liriche. I difficili lo chiamerebbero filler, anche se la parte degli assoli è ben studiata, dal presolo, con un pezzo di batteria micidiale, fino al climax della chiusura.
I Don't Believe è l'unica un po' sottotono, è un bel pezzo, ma più piatto rispetto agli altri, anche se la parte ritmica da una bella prova di se.
La chiusura è data alla title track Flames of Hate e con essa si tirano le somme.
I Flames of Hate sono un gruppo con grandi idee che risente però di una pessima produzione.
Poi c'è un altro strumento che non convince. E sono le corde di Angelo. Dico sempre che, al contrario di quello che si pensa, cantare è la cosa più difficile. Un chitarrista può anche doppiare una scala di Malmsteen con l'allenamento, basta che sappia dove mettere le dita alla giusta velocità. Un cantante invece deve mettere le corde in posizioni che nessuno riesce a vedere e la cosa è molto difficile. Angelo, a mio modo di vedere, deve ancora trovare la migliore posizione delle sue corde per riuscire a poggiare bene la voce sulla struttura dei pezzi, ma credo che con un po' di studio riuscirà bene nell'intento.
In definitiva Flames of Hate è un grande album che però abbisogna di maggiore cura nella parte produttiva e a mio parere non è mai troppo tardi per migliorare le cose. Del resto lo dice anche George Lucas, la realizzazione dei film non ha mai una fine...

Track by Track
  1. Between Dream and Reality 75
  2. Madman 70
  3. How Can You Do 70
  4. Dream Planet 90
  5. Fucking Word 65
  6. I Don't Believe 75
  7. Flames of Hate 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 40
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

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