Crop Circle «Inside Nothing Remains Immutable» [2008]
Crop Circle
Titolo:
Inside Nothing Remains Immutable
Nazione:
Italia
Formazione:
Gabriele :: Voce
Fabrizio :: Chitarra
Alberto :: Basso
Genere:
Durata:
39' 4"
Formato:
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Se andate sul myspace dei Crop Circle, alla voce genere proposto c’è scritto: metal, death e thrash. Beh, onestamente io qui il death o il thrash non so proprio dove stanno: questo (e qui so già che mi beccherò le ire del gruppo) è un prodotto che con i suddetti generi, ma anche col metal, ha poco a che spartire. Il genere proposto dai CC è fondamentalmente un nu metal (nonostante sul myspace il gruppo affermi che non lo è) che molte volte si mescola col rock leggero, con venature funky e con alcuni elementi dark (ma pochi), per un risultato che più volte mi ha fatto venire in mente addirittura i Korn, soprattutto nella canzone migliore del lotto, “Nothing & Nothing”. Poi ci sono alcune parti con la voce urlata e con alcuni arrangiamenti di doppia cassa che picchiano un po’ di più, ma questo è decisamente ancora troppo poco per definire i CC “metal estremo” e, ripeto, forse anche il metal sensu stricto non ha molto a che fare con questo gruppo.
Il disco nonostante tutto non è male, ma la prima mia difficoltà nel recensirlo è stata quella di dovermi misurare con un genere che non ho praticamente mai seguito. I brani si susseguono con un po’ di infamia ma anche con qualche lode, infatti se tra i pregi ci sono diversi i primi sei brani che scorrono senza troppi problemi e che forse si farebbero ascoltare dagli aficionados, tra i difetti non posso non citare gli ultimi due brani più lunghi, troppo lunghi, che non sono nulla di speciale. L’altro difetto, ma questo è soggettivo, e assumendo che i CC fanno nu metal/rock, è dato dal fatto che non so se questo genere potrà interessare ancora, visto che non va certo di moda come anni fa.
Credo che sia meglio terminare la recensione qui: non essendo io un esperto di questo genere, non posso assolutamente sbilanciarmi con la recensione e con i voti. Il mio unico errore è stato quello di non ascoltare (per una volta!) i brani quando ho visto i generi citati dai Crop Circle. Sembra quasi che i CC abbiano scritto i generi suddetti per parodia, visto quant’è distante la loro proposta. Per soli appassionati di nu metal.
Track by Track
- Parabola 60
- Perceiving 65
- Opposite 63
- Salvation is White 64
- Nothing and Nothing 68
- Animosity 65
- The Step 60
- Cold 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
63Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 728 volte.
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