God Watt Redemption «The Hard Ride of Mr. Slumber» [2008]
God Watt Redemption
Titolo:
The Hard Ride of Mr. Slumber
Nazione:
Italia
Formazione:
Moris "Iommi" - Guitars/Vocals
Mauro "Motorgeezer" - Bass
Andre "Junkie" - Drums
Genere:
Durata:
56' 42"
Formato:
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Di dischi da ascoltare ce ne sono capitati veramente di tutti i colori...Le sensazioni che ogni disco ci ha ispirato sono state sicuramente le più varie e variegate : c'è quel disco che ci ispira un bel viaggio, c'è quel disco che ci fa sentire come quando siamo bidonati dalla ragazza, quel disco che ci ricorda una memorabile nottata a fare baldoria, quel disco che ci fa ricordare cosa vuol dire "viulenza" e quel disco che ci ricorda un gran bel concerto.
Questo disco ispira uno stralunato viaggio per i reconditi e colorati recessi di una psiche sconvolta da acidi, alcol o Dio solo sa che cosa. A partire dalla copertina non ci si può sbagliare, un artwork che si rifà a tutta la scena psichedelica degli anni '60 e '70, ma dai toni decisamente più oscuri, dalle forme indistinte, immaginarie e immateriali. Quella che poi ho ascoltato poi, non è una musica semplice, ho dovuto ascoltare questo disco più e più volte per poter capirne il senso più profondo, e questo perché nonostante le strutture delle canzoni siano abbastanza standard, non sono rari i momenti in cui il vocalist viene messo da parte per delle digressioni sonore al limite della mente umana, non perché il gruppo faccia deviazioni sul progressive, ma per le scelte dei suoni e degli accordi (a volte volutamente dissonanti) che danno realmente idea di un trip a tratti plumbeo, a tratti tinto di colori "sbagliati"(comprenderà in pieno chi in vita sua ha avuto almeno una volta un trip). Non rock psichedelico di vecchia scuola settantiana, non lo space rock degli odierni Monster Magnet, non il doom dei Black Sabbath, ma nemmeno stoner dei Kyuss e nemmeno un qualche strano tipo di post-grunge. I God Watt Redemption piuttosto sono la fusione di tutte queste influenze andando a sintetizzare un lavoro senz'altro singolare, ma che ha come minimo comun denominatore il sound. Le onnipresenti frequenze medie caratterizzanti i generi sopracitati, o fanno letteralmente impazzire, o lasciano completamente indifferenti, e questi sono gusti personali, ma va riconosciuto che il lavoro svolto in fase di registrazione e mixaggio è impeccabile, di questo bisogna prenderne atto. In conclusione, l'andamento del disco è incedente e senza delle parentesi drone-psichedeliche, ornata quasi interamente da mid-tempos compatti, ma il messaggio complessivo che la musica vuole trasmettere è più complesso da assimilare, e potrebbe succedere che siano necessari più ascolti per comprendere appieno il lavoro in questione, ma una volta compreso, vi renderete conto di come la musica che i God Watt Redemption sia effettivamente in grado di trascinarvi per gli astratti vicoli della psiche!
Track by Track
- The Hard Ride of Mr. Slumber 75
- Black Hole 72
- Pachiderma 80
- Seventeen Ways to Get a Trip 90
- Burning the Moutain 85
- Death Generator 75
- Silence 70
- Red Meadow 79
- Highway Star 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 78
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
78Recensione di Madhatter pubblicata il --. Articolo letto 722 volte.
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