Chaos Among Nameless «Chaos Among Nameless» [2009]
Chaos Among Nameless
Titolo:
Chaos Among Nameless
Nazione:
Italia
Formazione:
Ficio :: Voce
Sean :: Chitarra
Leo :: Chitarra
Pietro :: Basso
Samu :: Batteria
Genere:
Durata:
13' 56"
Formato:
CD
2009
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Era una fredda sera di Novembre e mi stavo gustando all'Ex Mattatoio di Perugia un concerto che non prometteva niente di buono(il Rising Hate pt 2) dato che erano presenti alcune delle band più 'tranquille' della zona quando, alla fine di tutto, salgono sul palco questi cinque ragazzini che chiaramente avevano varcato da poco la maggiore età, come gruppo di chiusura. Il pubblico era già sulla via del ritorno data l'ora tarda e le orecchie che iniziavano a fischiare. Come ogni band che chiude una manifestazione di gruppi emergenti, i Chaos Among Nameless hanno avuto il triste destino di dover intrattenere un auditorio che era già saturo di sonorità estreme. Fatto sta che finito il primo pezzo chi doveva andare via è rimasto e chi era rimasto era sotto il palco con gli occhi fuori dalle orbite. Tutto questo preambolo era per dirvi che questo gruppo, data la giovane età e la qualità della musica proposta, è forse la promessa più florida dell'underground estremo italiano. Su questo gustosissimo promo dove si intrecciano le influenze più attuali del brutal death internazionale partendo dai Cephalic Carnage, passando dai Dispised Icon e arrivando ai Cryptopsy, con qualche spruzzata 'core' che non fa mai male di questi tempi, troviamo veramente tutto quello che un ascoltatore estremo cerca: tecnica, velocità estrema, brutalità e una malsana tendenza a complicare il songwriting con intermezzi di sapore fusion. Tanto per cambiare questo disco è stato missato dall'ormai padre putativo di tutti i migliori gruppi estremi italiani, Saul Morabito dei 16 Cellar Studios di Roma, come si suol dire: un nome una garanzia. L'unica differenza che traspare tra questo promo ed il live è l'assenza del secondo cantante, che, a dire la verità, dal vivo è più che degnamente sopperita dal ottimo Ficio, un vero e proprio animale da palco. Impressionante il lavoro dei due chitarristi che riescono sempre a tenere alto il tenore dei pezzi anche nei frangenti più dissonanti. Chirurgico il lavoro della sezione ritmica che, a dire la verità, sembra composta da musicisti decisamente più navigati. Mi sembra superfluo andare oltre nella descrizione di questo lavoro, l'unico piccolo appunto che potrei fare a questi ragazzi è di cercare una maggiore concretezza nel songwriting rendendo meno dispersivi e slegati alcuni frangenti delle loro composizioni, per il resto bisogna solo ascoltare.
Track by Track
- Gardener's Love 90
- Despondency in Outrage 95
- You Better Stop Eating Hamburgers Before He Devours You 90
- Sick(s) Years Underneath 95
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 90
- Tecnica: 95
Giudizio Finale
91Recensione di BlackWingAngel pubblicata il --. Articolo letto 764 volte.
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