Recensione

L'aggressività si sa, al giorno d'oggi viene usata moltissimo, specie nel metal e nell'hardcore in generale tuttavia è solo in pochi casi, i più validi, che essa trova le sue risoluzioni più appropriate.
Ed è proprio il caso dei nostrani Head In Pollution, fautori di un violent-core tecnico quanto basta per non apparire freddi e line-up formata da un trio perfettamente affiatato e maturo musicalmente.
Le tracce scorrono facilmente e l'ascolto appare semplice tra queste canzoni molto integrate tra loro tra violenza, voci sporche e riff precisi.

Un'ottima cosa quindi se pensiamo che in Italia di band hardcore non se ne può proprio più! Si è tentato di tutto, perfino soluzioni palesemente rubate agli USA di dieci/quindici anni fa.
Ma se cercate qualcosa di veramente interessante buttatevi tranquillamente sulla band in questione perchè “The Art Of Mind Revolution” è cosa buona e giusta e “rischia“ di piacere veramente anche ai palati più raffinati.

Tra le tracce che maggiormente ho selezionato, sono presenti la strumentale “One Thousand Doors Room “, l'ultima (non per importanza ovviamente) “Krakatoa's Revenge” e l'ottima “Serotonina Zero” in cui le qualità dei nostri compaiono tranquillamente e sono gradite al massimo.
Un buon album! Cari ragazzi continuate di questo passo che siamo veramente curiosi di ascoltare cosa ci proporrete alla prossima puntata!

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