Recensione

Ecco a voi i Laboratorio Cristalitos, band bolognese nata come cover band dei Brujeria ed Asesino e che da queste due band prendono sia il loro sound (con l’aggiunta di un pizzico di heavy metal classico) sia l’attitudine a salire sul palco mascherati ed a utilizzare pseudonimi spagnoli.
Non male l’idea di passare dall’ormai abusato cantato in spagnolo al meno usato italiano, soluzione che rende molto e fa si che molti brani ti si ficchino in testa per non uscire piu’, esempio ne è la title track Narcoturismo dove i nostri nominano, in un ideale tour, i luoghi piu’ importanti dello “spaccio” internazionale.
Ben diciassette canzoni compongono questo primo album dei Laboratorio Cristalitos, divisi in due cd, il primo con le liriche in italiano, il secondo con le stesse song ma cantate in spagnolo, pezzi che hanno in comune tra loro la breve durata e l’ossessiva reiterazione di tematiche a sfondo anti-cristiano, satanico, sessuale, su droghe e perversioni varie.
Una delle pecche di questo cd è purtroppo la batteria che nelle parti piu’ veloci e concitate tende ad andare fuori tempo perdendo qualche colpo ma, a parte questo, Narcoturismo è un lavoro che sta appieno dei canoni delle bands di ispirazione sopracitate, forse troppo, sarei infatti curioso di sentire l’evoluzione (se c’e’ ne sara’ una) di questi tre ragazzi, perché la base è buona ma non deve sicuramente essere un punto di arrivo, bensi’, un punto di partenza da cui, obbligatoriamente, deve partire un evoluzione, pena l’oblio.

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