The Stuff «Lesson One» [2009]

The Stuff ĞLesson Oneğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
780

 

Band:
The Stuff
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Titolo:
Lesson One

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giovanni Vernocchi :: lead and rhythm guitar
Bruno Bertozzi :: vocals
Gianni Lorenzini :: drums
Davide Giagoni :: bass

 

Genere:

 

Durata:
45' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il fatto è che AC/DC e Guns 'N Roses ci sono già stati. I primi erano già manieristi al loro esordio (non crederete mica che il blues elettrificato sia stato inventato da Angus Young?) e i secondi erano solo la punta di un iceberg di band che suonavano in quella maniera. Come si può immaginare che una gruppo, oggi, nell'Italia del pop, dei vecchi e delle cover band riesca a fare un album di rock sanguigno genuino e...per giunta originale? Non si può! Del resto non si può basare tutto su questo tipo di ragionamenti, una formazione derivativa può essere anche ricca di spunti a proprio favore.
Riprendendo i rinomati di inizio recensione, i primi ormai sono calati nella loro parte e sono anni che fanno album (a detta addirittura di MTV) senza riuscire a recuperare la verve di “Back in Black”(datato 1980). I secondi sono solo un ricordo, cristallizzato e lontano, le recenti apparizioni dei membri in progetti solisti non hanno scioccato che qualche adolescente, senza lasciare segno; il ritorno di Axl Rose, nonostante acclamato non pare rinverdire i magici momenti. A questo punto la domanda sorge spontanea: che cosa dovrebbe una persona che vuole sbattere un po' la testa su un po' di genuino rock? La risposta non è né semplice, né definitiva, ma nel frattempo potrebbe dedicare un po' di tempo a questi The Stuff, che delle due band citate prendono tutto l'amore per il rock caldo e vizioso e ve lo cedono con passione e furore. Nelle tracce di questo lavoro troverete molti momenti che ricordano gli australiani, la loro influenza più marcata, ma anche parti più sostenute vicine ai Guns e, naturalmente, tutto il rock selvaggio, dei tempi. La registrazione preferisce un tono “live”, che possa comunicare in maniera più diretta la profusione di decibel delle chitarre e dei piacevoli assoli, nonché della fragorosa sezione ritmica. La voce evoca in parti uguali Brian Johnson e Axl Rose, ma puntellando con passione una nascosta vena personale, per un espressività ruvida, da vero “looser”. “Easy Noise Revolution”, “The Red Joy” “Wall Without Color”, solo per citare alcuni episodi, sono esempi di rock suonato con passione, da chi lo ha sempre vissuto nel cuore, ma si è sempre trovato a scontrarsi con una realtà limitante, ed è comprensibile, in questo paese. Non si sconvolge il mondo, ma ce n'è bisogno.

Track by Track
  1. Sound Of The Wind 60
  2. Easy Noise Revolution 70
  3. F.A.D. To Kill 60
  4. Another Perfect Slaughter 65
  5. People To The Party 65
  6. The Red Joy 70
  7. Lesson One 65
  8. Dark Stone 65
  9. F.P. And B. 70
  10. Pachiderm Creature 65
  11. Wall Without Color 70
  12. Ain't No Place 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

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