Suspirium «Soulless» [2009]
Suspirium
Titolo:
Soulless
Nazione:
Italia
Formazione:
Sariel :: All
Genere:
Durata:
20' 22"
Formato:
EP
2009
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Suspirium sono una band Black Metal da Torino capitanata dal solo Sariel, già cantante dei qui già recensiti da un pò di tempo Grimwald.
Ciò che ci propone il nostro Sariel è un demo Black Metal senza troppi fronzoli né orpelli di arrangiamento a sostenerlo, forse anche per via della drum machine, che cerca di passare in rassegna più di una band Black, evitando una eccessiva clonazione di qualche band in particolare. Appena parte “The wish”, infatti, la canzone si mostra infatti in bilico tra idee apportate alla ritmica un po’ più aggressive (ma poco, non è ancora thrash), e partiture di chitarra più melodiche ed eleganti, che ci fanno pensare ai Dissection (dopo l’assolo). Purtroppo, però, alla lunga il cd pur non stufando, finisce per non brillare granché: in realtà il buon Sariel, lo si sente, ci ha messo impegno, dedizione e costanza, e ha trovato alcuni buoni riff, però ciò che manca a questo Soulless sono una serie di piccoli particolari che, messi insieme, fanno la differenza (secondo me) tra grandi canzoni e canzoni così così. La già citata “The Wish”, infatti, oltre a mancare di slanci particolari, alle volte cade nel banale, come l’assoli, ma soprattutto usa riff troppo semplici, oppure poco fantasiosi (infatti per i primi due brani si sente la chitarra fare sempre solo note soliste).
Gli ultimi due brani, invece, mostrano un’eccessiva prevedibilità delle composizioni, con la title track davvero bella (infatti questa e “La foresta che urla nelle tenebre” è l’accoppiata che funziona), ma che verso la fine comincia a diventare ripetitiva, mentre la conclusiva “Burning”, condotta tutta sui mid tempo (tra l’altro, ‘sto cd alla fine non va neanche così veloce…) manca di dinamicità e alla fine è l’unica che non mi piace.
Ci troviamo, con questi Suspirium, di fronte a una band che mostra del potenziale grazie a delle convincenti trame di chitarra (che però non ha un gran suono: è un po’ troppo piatto), ma anche a delle intuizioni melodiche ben congegnate e sparpagliate su tutto il cd, che però sono alternate ai difetti di cui sopra, meno riuscite. Credo di poter dire che per gli obiettivi musicali che Sariel si propone, occorre un approfondito sviluppo del songwriting: occorre più coesione in fase di arrangiamento, occorre affinare il proprio stile, aumentare la dinamicità delle canzoni (così com’è la drum machine è troppo minimale, forse un vero batterista può aiutare), alzare gli standard compositivi sui brani eccetera.
Promosso in virtù di buone idee sparpagliate su tutto il cd, di un buon packaging (chi li rifà più ormai i cd black quasi del tutto neri?) e dell’impegno profuso, che in effetti fa apprezzare di più l’EP perché si sente che ci è stato messo, ma c’è un bel po’ di strada da fare per maturare!
Track by Track
- The wish 60
- La foresta che urla nelle tenebre 65
- Intermezzo 65
- Soulless 70
- Burning 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
63Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 693 volte.
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