Recensione

Forse sarà che il mio concetto di produzione di un disco, a prescindere dal genere, si discosta di gran lunga da quello della band in questione o forse sarà probabilmente che il sottoscritto avrebbe registrato con una qualità più alta di quella che si trova su “Cuore Casto”..non so proprio cosa dire tranne che ho ascoltato piuttosto dubbioso l'ultima fatica dei Monychus.
Già il nome dice tutto: unione di caos e razionalità, animale-uomo che genera una portentosa tempesta di rabbia, ragione e natura. Begli accostamenti senza dubbio, soprattutto perchè la musica che ne esce fuori fin dal primo minuto richiama molto la filosofia della band.
Sì ok, però tutto ha un limite. Credo sia quasi assurdo pronunciarsi affermandosi promulgatori di questa dottrina (molto interessante, piuttosto e anzichenò) unendo generi -a detta loro- quali Prog Thrash Grunge Punk Death e finendo in bellezza con Hardcore e poi cucirli insieme quasi senza senso generando un caos vero e proprio. Per carità, come ho detto prima, i nostri almeno son stati costanti nell'ideologia ma ciò non basta nemmeno un po' per arrivare alla sufficienza e la cosa che più mi ha lasciato interdetto è che i Monychus hanno alle spalle una carriera underground di tutto rispetto senza contare le releases che arrivano a ben quattro con “Cuore Casto”!

Insomma, io non mi spiego proprio perchè quattro musicisti metal che sanno suonare anche discretamente bene debbano rilasciare un EP così confusionario in cui a malapena si riescono a scorgere fill di batteria, cambi di tempo e qualche alone di melodia.
La voce del singer è tonante, incazzata quanto basta e notevolmente adatta al genere però qui si sfiora, ahimè, la qualità audio di una cantina del nonno e ciò mi dispiace molto, soprattutto poiché, ripeto, la band se la cava anche bene sugli strumenti.
“Cuore Casto” non valorizza assolutamente ciò che i Monychus potrebbero davvero fare nonostante la rabbia e il “vissuto” che la qualità audio ci dà e con dispiacere non posso arrivare a dare la sufficienza. Uno spassionato consiglio personale sarebbe quello di riregistrare questo materiale in modo più pulito senza creare confusione e irruenza. I nostri l'hanno detta giusta sul mondo che ci circonda ma è anche importante lasciarsi capire senza alzare troppo i muri, dopo si rischia di non essere compresi e, peggio ancora, scherniti da qualche cretino.

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