Signum «Human Alienation» [2009]

Signum «Human Alienation» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Murder Machine »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
703

 

Band:
Signum
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Titolo:
Human Alienation

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Napolitano: Voce Chitarra Ritmica
GiulioCostantini: Chitarra Solista
Alberto Dì Prizio: Basso
Andrea Baldari: Batteria

 

Genere:

 

Durata:
5' 0"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Human Alienation, primo ep dei salentini Signum, porta con sè (ed è intuibile già dal titolo) il peso di una sofferenza interiore che sfocia in una rabbia claustrofobica per un mondo ormai alla deriva. Pensieri ossessivi e malinconici si sgretolano come un lento fluire di sonorità gotiche e oscure.
Un lento carillon prepara l'atmosfera funerea ed evocativa di Rituals, uno dei migliori pezzi del lotto, sommariamente ben strutturato, si basa su un tormentoso ritornello che si ripete ossessivamente fino a sfociare in un growleggiare di voce accompagnata da riff semplici ma che ben rendono l'idea dell'atmosfera Katatonica che si voleva ricreare.
Dead man speaking, invece, non lascia traccia nella mente dell'ascoltatore, è interamente strutturato su un ridondante arpeggio e nonostante i tentativi di incursioni un pò più ruvide, regala un'effetto soporifero.
Dast and Sorrow è una ballata semplicissima, voce e chitarra acustica che appiattiscono ancora di più l'indubbia originalita del disco.
Infine, Wasted Child: il cantato si fa intenso, accompagnato da una splendida voce femminile che evoca scenari ancestrali, i quali vengono però rovinati dal growl, simpatico anche se poco azzeccato l'assolo di chitarra.
Human Alienation risulta tutto sommato essere un discreto disco, tenendo conto del fatto che la band muove ancora i primi passi; il cantato in italiano poi, si sa, in questo genere aiuta poco. A livello strumentale questi ragazzi hanno ancora parecchia strada da fare ma l'idea di fondo è buona, l'ispirazione c'è, manca un pò di originalità e soprattutto manca una buona pronuncia inglese.

Track by Track
  1. Rituals 60
  2. Dead man speaking 45
  3. Dast and sorrow 50
  4. Wasted child 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 40
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
54

 

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