Doink «Speak Like You Eat» [2009]
Doink
Titolo:
Speak Like You Eat
Nazione:
Italia
Formazione:
Rico - Bass & Vocals
Rhino - Drum
Massi - Guitar
Genere:
Durata:
41' 49"
Formato:
CD
2009
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Doink nascono nel 2003 per volontà di tre musicisti provenienti da differenti realtà underground che istintivamente decidono di suonare insieme. Vi chiederete, giustamente , quale è la proposta musicale della band in esame, ebbene nelle corde del terzetto padovano non c'è nulla di trascendentale o di super innovativo ma semplicemente ciò che gli piace suonare, fregandosene delle etichette, dei clichè e delle mode. Dopo un demo che i nostri definisco un piccolo “test” partoriscono “Joe Jay” una sorta di voce narrante il cui scopo è quello di illustrare le tematiche, raccontare la storia dei Doink e seguirli in ogni esibizione. E' così che nel 2006 giungono alla realizzazione del primo demo per poi approdare nel 2009 al primo full-lenght dal titolo piuttosto eloquente “Speak Like You Eat” (“Parla come mangi” per i non anglofoni). La proposta dei Doink è molto variegata e rappresenta una sorta di commistione tra funk, metal, pop, psichedelica e chi più ne ha più ne metta. Notevoli le influenze di band quali Red Hot Chili Peppers, Faith No More, Primus, Rage Against The Machine, Living Colour e perchè no, System Of A Down.
L'intero disco è caratterizzato da un basso slappato (per la quasi totalità) drumming che passa dalla psichedelia all'hardcore e riff che sembrano nati dalle mani esperte John Frusciante e Tom Morello, ma che ahimè a volte si ripetono fin troppo rendendo il tutto un po' confusionario. La produzione è piuttosto grezza e sporca ma è stata, come dichiarato dai Doink stessi, una scelta prettamente stilistica che sinceramente non condivido e che quindi andrà a penalizzare la mia valutazione, in quanto, una migliore registrazione ed esecuzione dei pezzi, avrebbe alzato di almeno 5-6 punti voto un disco quantomeno interessante e relativamente originale, ricco di buoni spunti ed idee non completamente colte e sfruttate appieno. Per il resto direi che ci siamo, i margini di miglioramento e le qualità sono alte. Mi complimento infine per l'artwork, molto carino e ben realizzato, certo che nell'immediato futuro sentiremo ancora parlare dei Doink.
Track by Track
- The Brand New Bicycle 60
- Black Dog 65
- Doink 70
- Toy Boy 55
- Driven By Black Holes 70
- The Brown Cow 65
- La Salsiccia 60
- Doinkardo (Tango Delta Charlie) 70
- The Time To Get Enough 65
- Joe Jay And His Knife 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 90
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
67Recensione di NeOz pubblicata il --. Articolo letto 760 volte.
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