System Failure «First Attempt» [2003]

System Failure «First Attempt» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Bardo »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
System Failure

Titolo:
First Attempt

Nazione:
Italia

Formazione:
Marcello Strinati: Voce
Simone Lanna: Chitarre e Tastiere
Stefano Di Fiore: Chitarre
Claudio Testini: Batteria
Alessandro Lofoco: Basso

Genere:

Durata:
24' 8"

Formato:

Data di Uscita:
2003

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Avete presente i rituali di guerra Maori? Credo che l’intro di questo demo sia qualcosa del genere, cosa che mi ha davvero incuriosito sull’effettivo contenuto dell’intero lavoro. Con l’inizio della prima traccia, “A February to Forget”, i dubbi si sciolgono e dopo un attacco piuttosto violento capisco subito che questi ragazzi mangiano progmetal a colazione. Lo stile compositivo di questi cinque ragazzi romani ricorda da vicino i Dream Theater anche se l’approccio dei System Failure è decisamente più potente, fatto dovuto anche alla presenza di due chitarre a discapito di una tastiera poco utilizzata. La tecnica di tutti i componenti della band è davvero notevole, la sezione ritmica viaggia come un treno senza sosta e il lavoro delle due chitarre, con un suono molto ottantiano, è davvero ottimo. Dopo una seconda traccia un po’ anonima, la stupenda 'When the Sun Rises Out' fa sentire delle sonorità veramente particolari. Degna di nota soprattutto la strofa, davvero originale sia nel riff ritmico che nella linea vocale, qui i System Failure ci dan la dimostrazione che per fare qualcosa di fuori di originale e fuori dagli schemi basta un mai banale 4/4. Stupendo anche il bridge funkeggiante di 'The Spreading Noise', pezzo meno pesante degli altri ascoltati fin’ora ma non meno affascinante. Chiude un bel prezzo strumentale che a tratti ci riporta vecchie sonorità anni ’70. Purtroppo spesso mi capita di sentire band che mettono insieme un accozzaglia di strofe diverse e poi si identifica come gruppo prog ma non è questo il caso dei System Failure, i pezzi sono davvero ben strutturati e i frequenti passaggi fra pezzi pesanti e leggeri son quasi fisiologici. Complimenti alla band anche per la copertina di 'First Attempt' e per il sito web, davvero ben fatto.