Recensione

Un carinissimo origami utilizzato come artwork/porta-cd presenta l'EP “Overflow” dell'Alternative Rock band “The Meaning Under”.
Il “significato sotto”..verrebbero da pensare bei flussi di idee grazie a questa frasetta tanto piccola quanto profonda, attinente a molte di quelle questioni che non ne avete idea.
C'è sempre un significato sotto a qualcosa ma soprattutto c'è sempre un significato sotto qualcosa di puramente vicino a noi, senza che lo andiamo a cercare chissà dove, non trovandolo.
L'idea è dolce e geniale insieme; ho aperto migliaia di cd e album ma questa roba qui non l'avevo mai trovata francamente, ed ho molto apprezzato.
Discorso diverso trova invece il contenuto del disco. Un EP di Progressive-Alternative Rock non originalissimo a dir la verità, e nemmeno cantato discretamente bene a dirla tutta ma suonato e concepito col cuore. Si percepisce lontano un miglio la passione dei nostri e la loro tenacia.
Le tre tracce dell'EP sembrano uscite fuori da un bonus disc degno dei Porcupine Tree di “In Absentia” (e su “The Colours And The Shapes” potrete trovare dei piccoli presti presi dal riff di “Blackes Eyes” di Steven Wilson e soci) per terminare su un “Lateralus” dei Tool molto più minimale. Fanno il loro ingresso nelle influenze anche fette di A Perfect Circle, King Crimson e Alter Bridge qua e là, senza dare troppo nell'occhio.
L'idea mi sembra buona ma personalmente avrei curato di più l'aspetto musicale e la precisione nel cantato, a volte traballante, a volte quasi insicuro.
Resta comunque sia un EP di facile ascolto che potrà senz'altro piacere agli amanti del genere.

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