Human Dirge «Seventy Times Seven» [2009]

Human Dirge «Seventy Times Seven» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bah Ron »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
751

 

Band:
Human Dirge
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Titolo:
Seventy Times Seven

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
John Balla - Vocals
Tommy Aurizzi - Lead Guitars
Flavio Elawi - Rhythm Guitars
Giulia Cavallo - Bass
Alessandro Celi - Drums

 

Genere:

 

Durata:
14' 17"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Seventy Times Seven è il secondo breve EP dei romani Human Dirge, giovane gruppo formatosi nel 2006. Diciamo subito che questi cinque ragazzi sono autori di una prova compatta, enfatizzata dall'ottima registrazione, per la quale la band si è affidata al 16th Cellar Studio, sempre più punto di riferimento per le produzioni metal nel centro Italia. Il genere proposto si potrebbe definire un power/thrash rivitalizzato, con influenze che vanno dagli Slayer, agli At The Gates, ma soprattutto ai Nevermore, da cui viene mutuato l'uso di accordature ribassate, nonché un certo gusto per le melodie dissonanti e le armonizzazioni vocali tipiche della band di Seattle. In realtà sembra che Warrel Dane sia stato preso ad esempio in modo fin troppo pesante, dato che il cantante John va spesso a ricalcarne anche il timbro. Il lavoro svolto dalla voce è comunque buono e si fa apprezzare per una certa duttilità. Il problema principale riscontrabile nelle canzoni degli Human Dirge è semmai una non perfetta integrazione tra sezione vocale e strumentale, causato da un songwriting articolato sì, ma che impone sempre toni sostenuti e lascia poco spazio a cali di dinamica e melodie più orecchiabili, con le quali l’impressione è che la voce si troverebbe maggiormente a proprio agio. Non è facile giudicare un gruppo in base a tre sole canzoni; è probabile che avendo optato per una registrazione breve, si sia deciso di includere solo i brani più aggressivi, a fronte di un repertorio più ampio. Detto questo, ad oggi manca ancora un ultimo salto di qualità per mettere in gioco delle tracce davvero memorabili. Il gruppo dimostra in ogni caso sia di avere diverse idee interessanti, sia di avere i mezzi tecnici adeguati per essere all’altezza di esprimersi in un genere non facile. Se l’esperienza saprà portare un affinamento nel songwriting, ci troveremo di fronte ad una band importante.

Track by Track
  1. Unclean Alb 65
  2. No One Can Decide 65
  3. The World Of Flesh 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

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