Corroosion «Punish the Mind» [2010]
Corroosion
Titolo:
Punish the Mind
Nazione:
Italia
Formazione:
AnD - voce
Sentenza - chitarre
Dave - batteria
Marco - basso
Emanuele - chitarre
Genere:
Durata:
52' 43"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Primo full per i Corroosion, Deathore band piemontense che ho avuto modo di seguire da tempo ormai, avendo già recensito su queste pagine i loro due precedenti lavori, i demo "Maze of Human Deprivation" (2007) e "Two Steps Before the Vein" (2008). "Punish the Mind" risulta essere, dunque, il debutto sulla lunga distanza per questi ragazzi, arrivati persino al deal con la britannica Rising Records.
Prima cosa che si nota di questa nuova fatica dei Corroosion è che hanno appesantito ulteriormente il loro sound: pur rimanendo ben ancorati al loro ormai classico (e moderno) Deathcore, è possibile ascotlare anche dei passaggi decisamente più brutali, dove, forse, un po' dell'influenza si deve ai leggendari Dying Fetus (e non solo). Esempio lampante è la title track, dove, per certi versi, sembra d'ascoltare i Vomit the Soul.
Sonorità quindi che si interscambiano senza problemi di sorta: il Deathcore marchio di fabbrica ormai della band, fa il paio con il Brutal più marcio e ferale. Ed è così che abbiamo pezzi interessanti e strutturalmente completi come "Waiting for Your Suicide", "Dechoerence", "Life is Beautiful but Sometimes Hard Porn is Better" (titolo lungo, ma altresì decisamente 'simpatico') ed "Enumerate Muriatic Breakdown". Spettacolare poi la chiusura affidata alla cadenzatissima "Faces of Paradoxical Existence", che molto può ricordare, a mio avviso, i gringos dell'Arizona, i Job for a Cowboy.
Sto notando sempre più spesso questa cadenza delle bands ad appesantire sempre più il loro sound da un disco all'altro, una cosa che si fa sempre più palese soprattutto in ambito Thrash e Death. Per quanto riguarda i Corroosion, se giàprima trovavo fossero abbastanza interessanti, ora direi che sono da tenere decisamente d'occhio. Per essere un primo album, "Punish the Mind" è un disco già sostanzialmente maturo, che potrebbe anche competere in tutta tranquillità con platters usciti per bands ben più blasonate.
Track by Track
- Inconsistency (Intro) S.V.
- Waiting for your Suicide 75
- Mirror of Void Mirror 65
- Punish the Mind 80
- The Flesh 70
- Dechoerence 75
- Life is Beautiful but Sometimes Hars Porn is Better 70
- Enumerate Muriatic Breakdown 75
- Unforgotten Scream 70
- Colossal Misanthropy 70
- In Death's Frequency 65
- Faces of Paradoxical Existence 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
74Recensione di Lord Lucyfer pubblicata il --. Articolo letto 1839 volte.
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