Perfect Breed «Zeroth Law» [2010]
Perfect Breed
Titolo:
Zeroth Law
Nazione:
Italia
Formazione:
Giuseppe Piccinni - Voce
Mario Vitale - Chitarra
Vincenzo Cornacchia - Chitarra
Giuseppe Lorusso - Basso
Giuseppe Taccagna - Batteria
Angela Giannuzzi - Tastiere
Genere:
Durata:
35' 42"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Primo album per i deathster pugliesi Perfect Breed, band attiva da pochi anni e dall'età media non superiore ai venti anni. Il sound di questi giovincelli risente molto delle influenze Opeth (palesi nella lunga 'Beneath A Steel Sky'), ma in un senso più moderno che però non rinuncia alla componente introspettiva degli svedesi. Le tematiche sono rivolte a riflessioni fantascientifico-umaniste, come si può dedurre dall'artwork, che in un certo senso richiama alla memoria 'Heartwork' . Ma parlando di musica, l'opener 'Mechanical Supremacy' ci mette di fronte a una band con gli attributi, capace di costruire riff catchy e funzionanti, di spaziare tra ritmiche dai tempi complessi e arpeggi dal gusto delicatamente oscuro, senza perdersi in soluzioni cervellotiche. Però fin dall'inizio sono anche i difetti ad essere messi in risalto: una produzione non proprio all'altezza, soprattutto per la batteria, suoni non sempre azzeccati dalla tastierista e una certa dispersività di fondo, che si accentua nella successiva 'Next Human Archetype', dove le atmosfere iniziali a là Dimmu Borgir si perdono nel mood progressive del brano, che risente di una certa scontatezza. Ma fa niente, con 'Axon Compressor' la band si fa perdonare confezionando un brano progressive di ottima fattura, ben bilanciato tra melodia e potenza, sottolineato dall'ottima performance vocale di Giuseppe Piccinni, che nella delicata ballad 'Recollecting In Tranquillity' dimostra grande attitudine e capacità, con l'unico neo di una leggera stonatura a metà brano. 'Betrayer Of The Species' è uno dei momenti migliori di Zeroth Law, con le sue ritmiche complesse, i riff esplosivi e la malinconica introspezione delle melodie. Purtroppo è la registrazione l'unica cosa a non funzionare, ma per il resto ci troviamo davanti a un disco spettacolare, se si considera la giovane età e l'inesperienza dei Perfect Breed, che se supportati come si deve possono davvero fare la differenza.
Track by Track
- Mechanical Supremacy 75
- Next Human Archtype 65
- Axon Compressor 75
- Recolleting In Tranquillity 70
- Paradox 70
- Betrayer Of The Species 80
- Beneath A Steel Sky 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
71Recensione di Crash pubblicata il --. Articolo letto 762 volte.
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