Recensione

Particolari i nostrani Keymonkey. Il cd ha il nome omonimo a causa dei frequenti cambiamenti dello stesso nella band che lavora dal 2002 ispirata da gruppi come i Queens Of The Stone Age, i Red Hot Chili Peppers e gli A Perfect Circle. E quindi si trova a proporre un rock melodico alternativo dalle sonorità moderne e incorporee. Le tracks sono nove tutte ben gestite e ben mixate con sprazzi di progressive qui e là quasi a voler sottolineare l’originalità di questa band che in modo autonomo ha prodotto un album veramente buono. Ma partiamo dall’inizio : l’album è stato messo online, disponibile al download dai principali shop musicali in internet (tra cui Itunes e LastFM); come ho già detto qui sopra è composto da nove tracce tra cui una title track veramente esplicativa del carattere sperimentale della band : Keymonkey viaggia veloce sulle onde sonore e ci intrappola nella sua gabbia di suoni e percezioni della mente; appartiene fondamentalmente a una soundtrack dei sogni a lati oscura a lati violenta e a lati malinconica. Tutto il cd più o meno viaggia su questa lunghezza d’onda grazie alle bellissime chitarre dal suono metallico e da un basso che sa rendersi pesante e creare atmosfera come pochi ne ho sentiti. Spiccano all’interno di questo “sogno in un sogno” (come disse il saggio Edgar Allan Poe) due tracce particolarmente speciali : una è “Kill Your Angel” dolce, malinconica, melanconica, piena di luoghi d’ombra in cui è difficile addentrarsi se si ha paura; l’altra è “Dance Of Madness” che invece si sviluppa a spirale crescendo nell’entità emotiva della sua tensione e stringendo al petto come una morsa.

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