Loimann «Trough Higher Consciousness» [2010]
Loimann
Titolo:
Trough Higher Consciousness
Nazione:
Italia
Formazione:
Fabio - Guitars, Lead vocals
Dario - Bass, Backing vocals
Enrico - Drums
Genere:
Durata:
51' 0"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Loimann sono un gruppo di Torino dedito ad uno stoner rock con diverse venature sludge e psichedeliche che, dopo qualche anno di gavetta, giunge ora al sospirato esordio su full lenght. Diciamo subito che questo Towards Higher Consciousness presenta punti controversi, alternando aspetti sicuramente positivi ad altri meno confortanti. Le influenze di questo disco, tanto per chiarire di cosa stiamo parlando, paiono decisamente anni 90, attingendo molto dai Kyuss, dagli Sleep, ma anche dai momenti più lisergici di band come Soundgarden, Corrosion of Conformity e Crowbar. Il merito principale dei Loimann è quello di aver creato una buona commistione di queste sonorità, senza risultare troppo simili a questo o quel gruppo storico. Sono sicuramente degne di nota anche la perizia strumentale e la cura mostrata nell'uso degli effetti, elementi alla base di una produzione di buonissimo livello, con suoni grassi e potenti, perfetti insomma per il genere, ma sufficientemente puliti per essere apprezzati anche da un ascoltatore non qualificato. Fin qui dunque tutto a gonfie vele. Quello che purtroppo fa perdere partere dell'appeal a questo album, è un songwriting eccessivamente statico che propone grossomodo sempre gli stessi tempi, le stesse tonalità, indugia in canzoni spesso lunghe oltre sei minuti senza grossi cambi di atmosfera, lesinando all'estremo anche gli assoli di chitarra e in generale melodie facilmente memorizzabili. Troviamo quindi alcuni pezzi interessanti, su tutti l'apripista 'Flashover', forse la traccia che ricorda più da vicino i Kyuss e l'energica 'Tetrodotoxin', dotata di un refrain vagamente hard rock, sapientemente inserito in mezzo a rallentamenti più marcatamente sludge. In conclusione, non si può negare che i Loimann abbiano realizzato un disco carico di groove e di un'accattivante acidità lisergica. L'impressione è tuttavia quella che sia stato seguito con rigore un canovaccio troppo limitante, dando una caratterizzazione troppo simile a tutte le canzoni messe in gioco. Posto che il genere è stato ben assimilato e interpretato, in futuro, qualche fuga fuori dagli schemi potrà rendere la proposta dei nostri più appetibile e degna di nota anche per un pubblico non esclusivamente fanatico dello stoner/doom.
Track by Track
- Intro - Post Bucolic Adunanza S.V.
- Flashover 80
- Lycopodium 65
- Black Ethanol 65
- T.H.C. (Through Higher Consciousness) 65
- Voices From Beyound S.V.
- Vault 75
- Tetrodotoxin 80
- Mere Burden 75
- Intermezzo - Earth Tide Epiclesis S.V.
- Cryptic Euphoria 65
- Outro - Effimeral Trial S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Bah Ron pubblicata il --. Articolo letto 737 volte.
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