Hellcrypt «New Era of Sacrifices» [2009]
Hellcrypt
Titolo:
New Era of Sacrifices
Nazione:
Italia
Formazione:
Ettore Capozza - Vocals
Francesco Baioli - Guitar
Alessandro Bassetti - Guitar
Paolo Cipollini - Bass
Emiliano Sabato - Drums
Genere:
Durata:
18' 44"
Formato:
Promo CD
2009
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Partiamo dalla fine: in parole povere, il debutto dei Pistoiesi Hellcrypt non è brutto, ma è un demo che alterna moment di luce a momenti di ombra, con delle canzoni carine, senza infamia e senza lodi particolari.
Appena faccio partire la prima traccia non posso non notare una bella produzione, asciutta e che non è né qualcosa di ostinatamente retro, ma neanche una produzione triggeratissima e plasticosa tipica di molti gruppi metalcore, L’opener “Smoking Mirror” mostra un incedere serrato e deciso, il risultato viene però in parte smorzato da un cantato che, pur non essendo brutto, “osa” poco, si mantiene a livelli normali sia di estensione vocale sia di metriche utilizzate, e alla fine il brano risente di questo.
Altrove è la matrice speed che prevale, con degli andamenti, come l’inizio della seconda o della quarta canzone dove la band mostra una buona compattezza sonora, senonché appaiono dei limiti di composizione, come dei rallentamenti francamente messi in posti della canzone un po’ inopportuni, o comunque dalle trovate che non mi hanno molto impressionato per incisività, come l’arpeggiato che interrompe bruscamente l’adrenalina che sale all’interno della seconda canzone. È quando la band si decide ad andare un po’ più veloce che il pezzo fluisce, senza troppi fronzoli e divagazioni che onestamente trovo sensate in brani più lunghi, o comunque su un numero di brani maggiore.
Insomma: tirando le linee, gli Hellcrypt sono una band che mostra sin da subito di saper scrivere degli ottimi riff e sa anche creare degli andamenti compatti e decisi che sono quelli che in questo demo risaltano di più, ma sono ancora acerbi: devono rodare meglio la loro macchina, trovare coesione tra tutti gli strumenti (e la voce, che alle volte mi è sembrata stare su una tonalità che non è proprio la sua), per rendere i brani più assassini e furibondi. La promozione ovviamente ci sta per le potenzialità che si intravedono, ma il songwriting di questa band va ancora ben sviluppato, per cui se gli Hellcrypt vogliono arrivare a standard più elevati, hanno l’imperativo di svilupparsi.
Track by Track
- Smoking Mirror 65
- In silence you scream 65
- Son of Dawn 60
- Decay of world 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
64Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 676 volte.
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