Deus Funk «The Line Between» [2008]
Deus Funk
Titolo:
The Line Between
Nazione:
Italia
Formazione:
Antonio : Vocals
Iacopo : Bass
Marcello : Drums
Mattia : Guitars
Genere:
Durata:
44' 58"
Formato:
CD
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
The Line Between è il primo full lenght dei Deus Funk, band faentina dedita ad un rock-pop con influenze di derivazione prevalentemente funk, attiva dal lontano 2002.
Risalente al novembre del 2008 e composto da undici tracce, il disco si segnala sicuramente per le ottime capacità individuali dei nostri, oltre che per un suono ben curato e accattivante, che lascia senza dubbio intendere quale sia il concept celato dietro al progetto Deus Funk : cercare di essere riconosciuti quali "Incubus Italiani".
Sia ben inteso, non c'è nessun problema ad apprezzare band affermate, ispirarcisi e prenderle a modello, ergerle a maestri ammirati e cercare di ripercorrerne le orme "rubando" e facendo proprio un pò di loro, quasi ad ereditarne in un certo modo il retaggio, ma quando ci si smarrisce percorrendo la sottile linea che distingue l'ammirazione e l'emulazione dalla clonazione sicuramente qualcosa non va e c'è da porsi delle domande.
L'album inizia spiegando il perchè del chiamarsi Deus Funk, l'opening Love infatti sulle prime battute ha tutta l'aria di essere un pezzo dal gusto funk, dall'impronta ben decisa, salvo poi arrivare ad un ritornello pop rock ben suonato ma comunque anacronistico e preludio di quello che sarà il proseguo dell'ascolto. E' dalla seconda traccia, Leave it, infatti che la piega presa dall'album inizia esponenzialmente ad allinearsi con una ripresa costante di modelli, palesemente mutuati dai gruppi musicali preferiti della band; impossibile non pensare ai Red Hot Chili Peppers degli esordi in Leave It appunto, impossibile non ritrovare gli Incubus in brani quali ad esempio Flow, Close o Ordinary Story, dove addirittura le somiglianze assumono contorni inquietanti quando il solo di chitarra (tra l'altro pure apprezzabile) in stile rock'n roll viene preceduto e seguito da uno stacco che non può non ricordare quello presente in 'Battlestar Scralatchtica' (brano degli Incubus appunto, contenuto in Make Yourself), è possibile imbattersi inoltre anche in momenti dal sapore fortemente Jamiroquaiano.
Sostanzialmente detto questo abbiamo detto tutto del disco che abbiamo per le mani, a chi non dispiace sentire una delle band sopraccitate non dispiacerà molto probabilmente nemmeno aggiungere The Line Between alla propria collezione, perchè non si può non ammettere che siamo comunque in presenza di un lavoro che si lascia ascoltare piacevolmente, anche se privo come abbondantemente argomentato, di una certa maturità stilistica e artistica oltre che di un concept originale che riesca prescindere (se non in rari momenti, quale ad esempio la ballade acustica Fifteen) con decisione dalle influenze assodate del gruppo.
Pare brutto essere così severi e critici, ma è impossibile non pretendere di più da chi, come dai Deus Funk, ci si può aspettare ben altro; ai nostri infatti non mancano i mezzi tecnici senza ombra di dubbio, e mancano ancor meno talento e potenziale, serve solo tanto lavoro, sopratutto introspettivo che li avvicini maggiormente ad un percorso artistico personale e privo di condizionamenti.
Tra l'altro, sentir proposta la cover di canzone sacra quale Message in a Bottle dei POlice con questo stile risulta -perlomeno a me- a dir poco profano, seppur lecito e comprensibilissimo tributo ad un pezzo e ad una band che hanno fatto la storia. Traendo le conclusioni insomma, di buono ce n'è in questo lavoro, soprattutto se si ragiona su ciò che si potrebbe ricavare da una formazione così dotata, ed è proprio per questo che non mi sento di dare un'insufficienza definitiva, quanto di rimandare i nostri agli esami di riparazione, sicuro che con un pò di lavoro e tanta passione supereranno a pieni voti l'esame.
Track by Track
- Love 65
- Leave It 65
- Flow 60
- Fifteen (summer snapback) 70
- Message In A Bottle 50
- Close 60
- Ordinary Story 65
- The Waves (Part 1) 60
- Wish 70
- The Waves (Part 2) 65
- Fifteen (Acoustic) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 55
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
65Recensione di ojumalu pubblicata il --. Articolo letto 711 volte.
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