Shining Fear «Apocalife» [2010]
Shining Fear
Titolo:
Apocalife
Nazione:
Italia
Formazione:
voce: Barbara Mischeri
chitarra: Matteo Migliorini
batteria: Pierluigi Lazzarini
tastiera: Lorenzo Tomelleri
basso: Jacopo Ravagnani
Genere:
Durata:
48' 24"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Gli Shining Fear sono una band non nuova al pubblico metal underground; la prima apparizione ufficiale risale al 2005 con il loro primo demo "Catch The Breathe", un lavoro ispirato da sonorità prevalentemente gothic, anche un po' scontate a dir la verità, ma che metteva già in evidenza le ottime qualità della band.
A distanza di circa 4 anni, la band registra questo loro primo full length "Apocalife", e devo dire di essere molto soddisfatto dell'evoluzione di questa band: ormai la banalità di un goth scontato e anche piuttosto "commerciale" sono state assolutamente superate, non che fossero particolarmente evidenti nel primo demo, quello che intendo dire è che molto spesso band di questo genere facilmente in certi trabocchetti per così dire mediatici; infatti i ragazzi raggiungono livelli di composizioni molto più articolate, ricercate e melodiche tanto da acquisire a tratti molte caratteristiche del prog-power alternandovi sonorità crude e malinconiche. Ma andiamo con calma; l'intero album è caratterizzato da ritmiche veramente belle, piene di corpo e aggressività il tutto reso ancor più interessante da un ottimo mixaggio che riesce a coinvolgere la chitarra in una sezione prevalentemente ritmica e non puramente melodica; questa è secondo me la vera arma vincente di questa band.
Purtroppo ci sono anche alcuni aspetti che andrebbero curati maggiormente: in particolare la sezione vocale presenta diverse imprecisioni di intonazione lungo molti brani del disco; imprecisioni che ogni tanto vengono mascherate da effetti di ambiente e controvoci, ma sotto questo aspetto ancora credo ci sia ancora da lavorare, soprattutto perchè spesso la voce di Barbara viene spinta veramente in alto. Anche la sezione solista di chitarra risente di suoni troppo secchi che mettono in evidenza qualche sbavatura e vuoti; entrambi i problemi potrebbero essere facilmente risolti tramite l'uso di un delay o riverberi.Quanto detto sull'ottimo mixaggio va però completato da qualche difetto a mio avviso abbastanza evidente: sinceramente non capisco la scelta di stereofonizzare la tastiera completamente a destra con un pan così drastico, oltre ad appesantire notevolmente l'ascolto la linea perde molto in riempimento e melodia.
Complessivamente quindi questo lavoro è veramente buono, anche se per passare ad un CD completo ed ambire a qualcosa di più c'è ancora da lavorare.
Track by Track
- ApocaLife 70
- Caresses in Darkness 65
- Haunting Damnation 70
- No One Erase 65
- Eight 70
- Two Worlds Collide 75
- Absolute Contrast 65
- Come From Hell 65
- Final Sentence 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di Dust pubblicata il --. Articolo letto 1827 volte.
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