We Are Building Ruins «Where The Sun Sets» [2010]

We Are Building Ruins «Where The Sun Sets» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
We Are Building Ruins

Titolo:
Where The Sun Sets

Nazione:
Italia

Formazione:
Omar Mameli :: Vocals
Nicola Olla :: Guitar + Back Vocals
Raphael Saini :: Drums

Genere:

Durata:
12' 4"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

E' un bene che in Italia prolifichino band di metal estremo in grado di suonare per bene il genere proposto. Tra queste ecco i “novellini” WABR, band sarda nata dall'unione di Nicola Olla (chitarrista ex Sanisickation, ex Mutilated Soul) e Raphael Saini (batterista nei Chaoswave e Corpsefucking Art), intenzionati nella creazione di una band dai connotati death metal/grindcore di stampo moderno e quindi con pattern e invenzioni che si rifanno a ultime sonorità nel campio dell'estremo (vedi ultimi Napalm Death, Nile, Behemoth, Meshuggah, Cannibal Corpse ma anche barlumi di Bloodbath per citare qualcosa di old-school che ogni tanto raffiora anche se in chiave completamente distorta).

Questa è la prima produzione della band che irrompe nella scena internazionale mediante un EP scaricabile digitalmente in diversi stores tra cui iTunes, Amazon, Rhapsody, Shockhound, Napster per citarne alcuni perciò i nostri possiamo dire che di moderno ci capiscono non poco.
Il disco dura grossomodo un dodici minuti scarsi in cui è chiaramente udibile la grande tecnica con cui i nostri sanno cimentarsi per costruire qualcosa di estremo sì, ma che non dia come risultato un susseguirsi di caos indistinto.

Il passo difficile è stato già fatto dalla band quindi, che è riuscita di buon grado a proporre qualcosa di ben fatto anche se non estremamente originale, ma quello verrà col tempo, del resto il genere intrapreso è utilizzato -anche come influenza- dalla maggior parte delle band odierne per cui mi rendo conto dell'enorme difficoltà nell'inventarsi qualcosa di nuovo tuttavia apprezzo moltissimo la passione e l'energia messa dentro a questo breve disco.
Le strade sembrano quindi aperte per i “We Are Building Ruins” per cui ragazzi, dateci dentro che funzionate bene!