Recensione

Ormai è risaputo che le migliori idee saltano su come funghi, apparentemente improvvise, nei momenti di vita quotidiana, tra questi può capitare di starsene a tavola a mangiare fumanti spaghetti guardarsi e dirsi “tiriamo su un progetto rock 'n' roll e chiamarlo “Spaghetti go-go!!!””. E perchè no, dico io! Tanto voglio dire, noi italiani siamo conosciuti, oltre che per stupidi stereotipi anche per i nostri imbattibili e imitatissimi spaghetti per cui tanto vale prenderla con ironia e ballare canzoni divertenti costruite con professionalità mista a cazzoneria. Noi italiani in questo siamo davvero imbattibili e lo sappiamo sfruttare bene.
Gli “Spaghetti go-go!!!” rappresentano a pieno il discorso di cui sopra. Sono un gruppo nato a tavolino (nel vero senso della parola!) e per di più ricco di idee anche molto funzionali.
Il progetto non è altro che una simpaticissima collaborazione tra Stefano “Borrkia” Toncelli (batterista de Il Maniscalco Maldestro -recensiti qui nemmeno troppo tempo fa-e qui in veste di abile chitarrista) e Iago Bruchi (batterista dei Pezzi Di Ricambio..un nome che è tutto un programma!).

Un duo, niente di più, ma a gestione dell'insieme se la band consta solo di due elementi, per altro polistrumentisti, si lavora in semplicità e con gran velocità e con gran precisione, doppietta vincente a mio parere.
Le dieci simpatiche canzoni in puro rock semplicissimo e diretto sono pregne di innocente ironia e per di più scorrono in modo facile senza doverci stare a fare mille pare mentali su cosa avrebbero voluto dire in quella canzone o in un'altra. Qui il lavoro non è complesso ma allo stesso tempo non è né banale né noioso e per cui acquista molto più valore di qualsiasi album cervellotico senza né capo né coda (e ne girano parecchi, credetemi!).
Il successo non tarda ad arrivare per i nostri e come biasimare il pubblico? “Spaghetti go-go!!!” è davvero una vera forza e si lascia ascoltare benissimo anche in macchina -provatelo!-.
Ho apprezzato molto la doppietta “88 Miglia Orarie” e la cover della famosissima “Johnny B. Goode” di quella vecchia volpe di Chuck Berry, quest'ultima tuttavia un po' moscia rispetto alla vera, ma niente di grave né inascoltabile.
Ora devo lasciarvi che devo scolare gli spaghetti. Sta suonando il timer.
Ah, mi raccomando, ascoltate gli “Spaghetti go-go” sennò mi incazzo!

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