Acid Food «Acid Food» [2010]
Acid Food
Titolo:
Acid Food
Nazione:
Italia
Formazione:
Lollo :: voce, chitarra
Robo :: batteria
Fra :: basso
Ale :: chitarra
Genere:
Durata:
23' 58"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Eccoli gli Acid Food, quattro giovanissimi dalle facce pulite e imberbi, ma con le idee che sembrano già piuttosto chiare. Vengono da quel di Torino proponendo l’EP omonimo come biglietto di presentazione.
La prima traccia parte morbida e suadente: “Hang Glider”, un’introspezione dal sapore quasi alienante. E’ evidente che stiamo parlando di psichedelìa, quella autentica piuttosto vecchio stile, tipo Pink Floyd e dintorni. Eppure vi si può riscontrare anche dell’altro.
La successiva “No Words” sembra la traccia più rock di Acid Food: il suono è caratterizzato dalle distorsioni di chitarra e da un cantato ripetitivo nelle liriche, sempre piuttosto ben eseguito in lingua inglese.
Poi l’“Infezione”. Anzi, la riflessione più che altro... Il parlato in italiano ha tutta l’aria di una vera e propria denuncia contro soprusi e omertà, quasi illuminando per un attimo uno scorcio triste di vita reale. L’evasione della psichedelìa che volge coraggiosamente lo sguardo a terra. I pensieri che suscita questa denuncia sono ben accompagnati dai fraseggi di chitarra, infiammandosi poi nella voce e nelle distorsioni, per chiudere con un basso finalmente uscito allo scoperto.
Infine “Sin”, che ha un’ andamento lento e melanconico, entrando quasi in punta di piedi. Il pezzo si apre a lunghe distorsioni ben accompagnate dalla batteria, per poi chiudere in uno stile, se posso azzardare il paragone, che ricorda molto i Tool.
Quanto a originalità si scorge poco infondo, ma il pregio è di aver saputo arricchire di contenuti degli sprazzi di musica sentita, tali da far sembrare a parer mio, gli Acid Food una promessa dal futuro ancora da definire, in evoluzione forse.
Al confine fra psichedelìa e rock, questo disco si configura equilibrato ed omogeneo quanto alle sonorità, ben concepito in generale. Meno di mezz’ora per degustare un breve viaggio, giusto il tempo di un’assenza momentanea e legittima dal caos.
Track by Track
- Hang Glider 65
- No Words 70
- Infezione 75
- Sin 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
70Recensione di MORO MOU pubblicata il --. Articolo letto 916 volte.
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