Static Pain «Hemophilia» [2010]
Static Pain
Titolo:
Hemophilia
Nazione:
Italia
Formazione:
Emanuele :: Vocals
Denis :: Guitar
Andrea :: Guitar
Giovanni :: Bass
Danilo :: Drums
Genere:
Durata:
38' 50"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I latinensi Static Pain sono nati dall'idea di due compagni di classe...ehh, quante band famose nate tra i banchi di scuola..ma bando ad una qualsivoglia forma malinconica di cappello iniziale vi dico fin da subito cosa troverete all'interno della prima esperienza discografica di questo giovane gruppo musicale.
Sonorità grezze e molto aggressive padroneggiano inconstrastati generando nell'insieme un Nu-Metal che rischiama in particolar modo due band notevolmente famose che hanno contribuito a partorire una scena degna di nota: Slipknot e KoRn.
Basati principalmente su dei sound come questi gli Static Pain hanno creato un discorso analogo a tantissime altre band ma con una sufficiente dose di originalità, elemento che manca a tanti altri e di cui i nostri ragazzi sono pregni.
Fuori di testa come pochi, hanno confezionato un disco tutto sommato niente male e apprezzabile da molti punti di vista nonostante qualche pecca qua e là, pecca che riguarda precisione e stesura dei pezzi nel senso che qualcuno funziona meglio di altri ma che tutti possiedono un proprio valore.
Ad esempio la prima traccia con cui l'album di apre, “Bad Boy”, una buona idea realizzata in modo troppo entusiasta a parer mio da tralasciare un filo logico continuo, tante idee quindi che cozzano un po' l'una contro l'altra.
Ma ci pensano la brutale “Follow The Light”, “Leave My Eyes”, Melody Of Soul” e “Z.B.T.A.R.” a risollevare le sorti del disco con i loro frequenti richiami ai primi violentissimi Slipknot (quelli dell'omonimo album datato 1999) e anche agli anni 90 dei KoRn, quelli cantati in modo schizofrenico e con riff di chitarra bassi e massicci oltre che costituiti da un drumming Mid-Tempo style ricco di accorgimenti ritmici.
Ecco in parole povere cosa contiene il disco e cosa dovrete aspettarvi. Certo è da dire che come prima esperienza i nostri non sono andati poi tanto male. Rievocare vecchie sonorità e renderle tangibili con una sufficiente dose di originalità oggigiorno non è cosa da molti.
Promossi!
Track by Track
- Bad Boy 50
- Follow The Light 60
- Leave My Life 65
- Someone 60
- Melody Of Soul 65
- Z.B.T.A.R 65
- Damn Right (demo) 65
- Mental Chaos (demo) 60
- I Don't Understand (demo) 65
- My Last Day (demo) 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
63Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1042 volte.
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