Lustagroove «Sonny» [2010]
Lustagroove
Titolo:
Sonny
Nazione:
Italia
Formazione:
Emidio De Berardinis :: Voce
Marvin Angeloni :: Chitarra
Luca Di Filippo :: Basso
Alessandro Di Salvatore :: Batteria
Sonny :: Anima
Genere:
Durata:
60' 2"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Una storia come tante quella di “Sonny”, primogenito dei Lustagroove, band della provincia di Roma. Dicono della loro prima opera: “Sonny è un fantasma. Il fantasma di ogni possibilità d'esistenza. Sonny potrei essere io, potresti essere tu, Sonny è il riflesso di ogni viso su questa terra. (...) Come un Icaro moderno, i limiti dell'esistenza umana e della terra a cui è da sempre legato lo riporteranno alla realtà ed alla scelta assoluta di vita o morte”.
Un concept? Bene. Sentiamo cos’hanno da dire e cosa sento di dire io. Ebbene...
I Lustagroove regalano piacevoli momenti quando si lasciano andare a riflessioni, divagazioni, distorsioni in cui i tempi si allungano o si ritraggano freneticamente e la percezione delle cose assume i toni più diversi. Un rock affacciato spesso al prog, al funky, alla psichedelia...
Talvolta è un po’ difficile seguire il passaggio improvviso dal testo in italiano a quello inglese, qualcosa che disorienta un po’ l’ascoltatore, almeno la prima volta. Trovo che la parte in italiano sia quella migliore, e sinceramente spero che i Lustagroove continuino in questa direzione. Anche perché credo che questo conferirebbe non solo una maggiore credibilità alla band, ma anche una maggiore empatia musica-ascoltatore (italiano, s’intende). Gioverebbe anche un’interpretazione canora più sentita, più personale, meno ripiegata su cliché, da parte del cantante (mi veniva da pensare prepotentemente alla voce in stile Negramaro); visto che le potenzialità sembrano esserci e visto che ci si rivolge al pubblico con un disco che ha un preciso messaggio da trasmettere.
In compenso mi sembra di notare la positiva tendenza a voler dare una personalità ai pezzi che sia unica, per renderli il più possibile diversi, perché la storia si snodi nei suoi vari momenti. E d’altronde, non è questo quello che dovrebbe fare un concept degno di questo nome?
Un inizio che punta in alto direi. I Lustagroove vogliono fare del loro meglio, elaborano messaggi, hanno le idee e mancano di restrittivi paraocchi (interessante e tutto da sviluppare l’aspetto ‘teatrale’ del disco, con la voce narrante fuori campo ad esempio). Tuttavia ritengo che la loro personalità artistica non si a ancora pienamente realizzata. Ho come l’impressione che ci sia ancora qualcosa da dire, o di non detto magari, un calderone che ribolle di idee da riordinare. Per cui l’augurio è senz’altro quello che la band giunga a maturazione. Una fiduciosa sufficienza da parte mia, una promozione che aspetta pazientemente conferme o smentite.
Track by Track
- Impressioni di un bambino davanti alla realtà 70
- Flashback 65
- Polvere 65
- Beauty in public garden 70
- Primi pensieri di carta 65
- From Mercury to you 65
- La notte e l'assassino 70
- La volta volta dopo 70
- Istante nella notte di un amante 70
- Nero a lame 70
- The fly 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
67Recensione di MORO MOU pubblicata il --. Articolo letto 857 volte.
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