Recensione

Eccoci giunti all'uscita del primo demo da parte della band modenese Avrodic, dopo un'attesa durata quasi dieci anni dalla loro nascita.
Il trio italico propone un interessante e violento thrash metal, influenzato da passaggi puramente death ed heavy. Ma la particolarità di questa formazione stà nel loro bislacco metodo di composizione, caratterizzato da molte ripartenze e passaggi anche melodici.
Detto questo, parliamo delle tracce del demo.
I quattro brani presenti nel lavoro sono molto simili tra loro, anche se ognuno di essi ha una sua originalità. Questa originalità si percepisce subito con l'intro "Ticket to Hell", la traccia più lunga del demo, la quale inizia con un bel passaggio di chitarra pulita per poi partire con sfuriate propriamente thrash.
Anche il secondo brano è interessante dal punto di vista stilistico, dato che il gruppo sfoggia la sua cultura di thrash anni 80; i gruppi ai quali rimandano gli emiliani con questa canzone sono certamente gli Slayer, grazie alla partenza molto tirata in stile HC, ma ricordano a mio parere anche i Death Angel.
Una pecca c'è sicuramente, ed è la voce del cantante che non fa capire il testo in inglese e questo elemento abbassa di certo i toni della fatica.
La registrazione autoprodotta invece conferisce al disco una grezza sonorità, bella perchè il thrash deve suonare così, con pochi virtuosismi anche nella registrazione.
Il resto naturalmente è molto buono, come la tecnica e l'originalità del gruppo, il quale sorprende e ci fa sentire come un tempo si suonava il caro thrash metal. Oramai esistono infatti poche formazioni che usano così vecchie sonorità.

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• 25 Ago. 2008 Novitą dai CRIMES»

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